Fabrizio Frizzi per Telethon

Dal 13 al 20 dicembre 2015 i palinsesti Rai si mobiliteranno in favore di Telethon, con la maratona televisiva che ogni anno vede coinvolte tante trasmissioni e tanti volti in nome della ricerca scientifica. Una settimana in cui la tv canonica si fa da parte per uno scopo nobile, lasciando spazio a testimonianze e raccolta fondi, ma che per questa ventiseiesima edizione culminerà in un prime time davvero sui generis: il Telethon Show, che andrà in onda venerdì 18 dicembre in prime time sull’ammiraglia, con ospiti quali Gianna Nannini, Massimo Ranieri e Mario Biondi, e vedrà alla conduzione Fabrizio Frizzi, Federico Russo, Federica Sciarelli e, come guest star, Piero Angela.

Telethon Show 2015

Un gruppo che più eterogeneo non si potrebbe e che, in realtà, si fatica a capire come possa funzionare in video. Nulla da eccepire riguardo Frizzi, che è un volto storico della prima rete e che ha già partecipato in passato alla manifestazione, mettendo a servizio della causa la sua conduzione garbata; ma sulla carta gli altri tre nomi cozzano non poco, e creano anche una certa confusione d’intenti.

Se, infatti, la presenza di Federico Russo sembrerebbe un palese tentativo di attirare l’attenzione del pubblico giovane, visto il curriculum del conduttore e la sua presenza attiva sul web, la scelta di Piero Angela come guest star vira invece verso la tradizione più classica possibile, che si allontana del tutto da qualunque accenno di dinamismo. In una tale macedonia va poi inserita Federica Sciarelli, una giornalista rigorosa e seria che si occuperà probabilmente dell’aspetto informativo della serata.

La mescolanza di generi e toni, che in alcuni contesti può rivelarsi originale e dare spessore allo spettacolo, qui rischia di farsi improbabile e, piuttosto che dar vita ad un piatto unico, potrebbe portare ciascun personaggio ad occuparsi di un momento particolare dello show, con Frizzi a fare da collante. L’idea invece di coinvolgere un conduttore per rete (Frizzi per Rai 1, Federico Russo per Rai 2 e la Sciarelli per Rai 3) risulta interessante e ragionata. Di certo, almeno quella, non forzata.

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