Le note musicali possono attendere; per ora a Sanremo risuonano solo gli scandali. In questi giorni, la città che ospita il Festival della Canzone Italiana è finita sulle prime pagine dei giornali per l’inchiesta sugli impiegati comunali assenteisti – 35 gli arrestati per peculato e truffa – ma anche per un’indagine sugli appalti truccati in Rai. Secondo gli inquirenti, il presunto giro di mazzette avrebbe coinvolto anche l’organizzazione della celeberrima kermesse canora. E, alla luce degli scandali abbattutisi sulla Città dei Fiori, c’è chi avanza una soluzione provocatoria: spostare il Festival altrove.
A rompere la formalità delle dichiarazioni di circostanza solitamente rilasciate in questi casi è (a titolo personale) il Consigliere d’Amministrazione della Rai Carlo Freccero.
“Parlo a titolo personale, anche perché non ho il potere di decidere. Se fossi io il direttore generale Rai senza dubbio farei il Festival, ci mancherebbe, ma quest’anno lo sposterei a Genova, per sottolineare la gravità della situazione e prendere le distanze dallo scandalo in un Comune che non è più decente. Tuttavia, sarebbe importante mantenere il nome dello show, perché il Festival è un evento che va ben oltre Sanremo”
ha dichiarato il professore al settimanale Nuovo in edicola oggi. Una proposta, quella di Freccero, che può sembrare estrema ma che, al netto della provocazione, invita a riflettere. Alla luce delle inchieste sugli assenteisti, infatti, la credibilità del comune che ospita la kermesse canora (e televisiva) più prestigiosa appare quantomeno compromessa. Il Festival, sostiene in ogni caso Freccero, si deve fare.
Roberto Fico, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai ed esponente del Movimento 5 Stelle, ha invece assunto una posizione più realista:
“La Tv di Stato versa 7 milioni di euro al Comune, proprietario del marchio del Festival, per una convenzione triennale. Non vedo perché dovremmo punire tutta una comunità che magari lavora onestamente a causa dello scandalo degli impiegati comunali” ha detto.
A quattro mesi dall’inizio del Festival, Sanremo fa già parlare di sé. Ma, purtroppo, per episodi non esattamente virtuosi.
1. Travis ha scritto:
29 ottobre 2015 alle 12:55