18
agosto

TV SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI: IL COCA COLA SUMMER FESTIVAL DALL’ANALISTA!

Coca Cola Summer Festival 2015

Coca Cola Summer Festival 2015

Da oggi, e per quattro settimane, facciamo accomodare gli show nostrani sulla poltrona di uno psicoterapeuta. TV sull’Orlo di una Crisi di Nervi porta dritti dritti in analisi i programmi del piccolo schermo italiano e vuol essere un modo acuto, sottile, ficcante ma elegante per criticare ciò che gli editori danno in pasto al pubblico. Con la speranza che la critica possa trasformarsi in autocritica!

- Terapeuta: Salve. Benvenuto, lei è?
– Programma: Sì, salve. Sono il Coca Cola Summer Festival #daiunbacio.

- T: Bene, allora Coca Cola Summer Festival #daiunbacio, mi dica: come mai ha sentito l’esigenza di venire in terapia?
– P: Perché mi chiamano tutti “quello tipo il Festivalbar”! Ho una crisi d’identità.

- T: Mmm, mi racconti meglio.
– P: Vede, io sono uno show televisivo di Canale 5 realizzato in collaborazione con RTL 102.5, vado in onda d’estate e il mio scopo è quello di presentare le canzoni del momento, 18 per ogni serata. Il mio obiettivo finale è quello di trovare la canzone dell’estate. Mi conduce Alessia Marcuzzi, ma non è sola, la affiancano altri due signori di mezza età: Angelo Baiguini e Rudy Zerby.

- T: Da quello che mi dice, in effetti, sembrerebbe essere molto simile al Festivalbar.
– P: Beh in effetti detta così potrei, e dico potrei, sembrare, forse, un po’, ecco un pochino simile al Festivalbar. Ma non lo sono! Io non c’entro niente con i Salvetti, non sono itinerante, non ho una finale storica all’Arena di Verona, non pubblico compilation “la rossa” e “la blu” e soprattutto io sono molto più giovane del Festivalbar! Il Festivalbar tutt’al più può essere un mio antenato! Io sono recente, uso i social e sono on demand su Witty tv. Le pare che io abbia più di 40 anni?

- T: Mmm, sento della rabbia nelle sue parole.
– P: Certo che mi arrabbio! Io sono il Coca Cola Summer Festival #daiunbacio, però pure loro potevano darmi un nome più corto, più orecchiabile! Avrebbero anche potuto evitare di metterci proprio la Marcuzzi a condurmi, che è stata il volto forse più simbolico del Festivalbar! E poi, questa cosa di trovare la canzone dell’estate, la gara, era proprio necessaria? Che poi puntualmente vince uno che quella sera manco è qui e mi tocca fare una premiazione fantoccia!

- T: Vede Coca Cola Summer Festival #daiunbacio, io la trovo consapevole dei punti che l’accomunano al suo antenato. Per trovare una via d’uscita a questo suo problema d’identità le propongo: perché non proviamo, invece, a soffermarci sulle caratteristiche che la distinguono, che la rendono diverso dal Festivalbar?
– P: Le caratteristiche che mi rendono diverso, eh?! Certo, proviamoci. Beh, la prima mi pare evidente, io c’ho lo sponsor nel nome, nel sottotitolo, nel backstage, nel sito, nei video promozionali, nell’anteprima, ecc. Ovunque attorno a me c’è Coca Cola, che poi all’inizio erano pure mutande (Tezenis), ora almeno è una bevanda, quantomeno offrirla è meno equivoco. Poi, modestamente, io dedico uno spazio ai giovani emergenti. Sì, nulla di che, però intanto in ogni puntata 2 artisti emergenti si esibiscono sul mio palco e alla fine uno vince. Per esempio, ha mai sentito parlare di Clementino?

- T: …in realtà no.
– P: Il rapper? O’vient? Napoletano? Pechino Express?

- T: Mmn, no.
– P: Clementino l’ho scoperto io! Sono un po’ come Pippo Baudo, ma molto più giovane.

- T: Ne va molto fiero.
– P: Sì, non dovrei?

- T: Beh, suvvia andiamo avanti. Altre sue peculiarità?
– P: Ah certo. Andiamo avanti. Allora, io sono palesemente falsato. Vado in onda per un mese, una sera a settimana, ma vengo registrato in 4 giorni. Potrà sembrarle una cosa brutta, ma invece vuol mettere la mia efficienza? I miei addetti ai lavori mi chiamano “macchina da guerra”, in 4 giorni si fa tutto e poi vaaaacanzaaaa! Cioè, c’è un po’ da fare nei mesi prima per organizzarmi, ma poi per un anno vado in ferie, niente finalissima a settembre o storie del genere. Anche la scaletta è molto diversa, io sono un programma televisivo più strutturato, ho fior fior di autori. In apertura ospito artisti storici, ogni puntata ha un big della musica che fa da giudice ai giovani e poi ci sono i momenti di telfie, le cartoline di presentazione degli artisti, la classifica finale, ecc.

- T: Ho capito, insomma da quel che ho sentito lei è un po’ simile al suo predecessore, ma è comunque figlio del suo tempo, ha caratteristiche nuove ed uniche nella struttura ma anche nell’aspetto produttivo, le quali le consentono di stare in piedi al giorno d’oggi. Però la sua non mi sembra per nulla una crisi d’identità, lei sa bene chi è! Il problema è che lei prova molta rabbia verso la gente che fatica a riconoscerla e magari le dà del Festivalbar.
– P: È vero, io so chi sono e quali sono le mie qualità uniche.

- T: Ma allora perché crede che la gente faccia così fatica a riconoscerla?
– P: Eh, bella domanda, il punto è proprio questo. Mi scusi, ma non dovrebbe risolvermelo lei questo problema?

- T: Solo lei può darsi una risposta, io la posso solamente accompagnare. Per esempio, crede che centri qualcosa l’effetto amarcord?
– P: Beh, mmm. Forse sì. Forse la gente ricerca sempre nelle cose nuove qualcosa che ha già vissuto o che ha già conosciuto. Non appena si presenta l’occasione, non appena arriva qualcosa di nuovo simile a qualcosa di vecchio va subito a cercare quante più somiglianze può. Forse questo continuo ricondurre le cose del presente a quelle del passato dà sicurezza e previene le crisi che seguono i cambiamenti sbagliati.

- T: E la nostalgia, non ha un ruolo anche lei?
– P: Beh, sì. Mi chiamano Festivalbar perché alla fine il Festivalbar ha segnato un’ epoca ed ha marcato il territorio. Ogni trasmissione televisiva estiva che presenta le canzoni del momento in piazza sarà sempre almeno un po’ “come il Festivalbar”. E questo riporta alla mente i momenti delle estati dei favolosi anni ’80 e dei ’90, che sembrano sempre ieri ma sono passati da 15 anni, e degli instabili ma divertenti anni 2000. Forse dovrei vivermela meglio, mi riferisco a questa cosa che mi chiamano copia del Festivalbar, alla fine mica mi dicono copia di Forte Forte Forte, quello sì che sarebbe un insulto Forte!

- T: Mi sembra un’ottima conclusione, ottimistica.
– P: Anche lei pensa che Forte Forte Forte sia stato brutto?

- T: Penso che lei, Coca Cola Summer Festival #daiunbacio, sia in fase di maturazione e credo che sia anche molto coraggioso. Continuando per la sua strada riuscirà a superare tutte le difficoltà identitarie.
– P: La ringrazio, le sue parole mi sono molto utili. … Aspetti ma quindi lei mi sta dicendo che un giorno, continuando per la mia strada, avrò anche dei conduttori non presi in prestito da altri mondi? Cioè, voglio dire, la Marcuzzi è brava ma le sue domande sono banali e buoniste ad un livello imbarazzante. Baiguini non ha i tempi televisivi e non ha un reale feeling con il palco e i colleghi. Per non parlare di Rudy Zerbi, lui c’ha la faccia simpatica delle estati in cui piove sempre, magari arrivasse qualcuno un po’ più solare e scanzonato.

- T: Noto che ha le idee chiare. La diagnosi è chiara: fraintendimento identitario da programma storicamente significativo.
– P: E si guarisce?

- T: Lei ne sta già uscendo. Continueremo la prossima volta.
– P: Ok. Grazie. Arrivederci.



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13 Commenti dei lettori »

1. IL MIO REALITY ha scritto:

18 agosto 2015 alle 13:32

Molto carino



2. Marco89 ha scritto:

18 agosto 2015 alle 13:45

Complimenti, idea originale.



3. Drew ha scritto:

18 agosto 2015 alle 13:57

Complimenti per la modalità tutta nuova di recensire un programma!:)



4. pasquale ha scritto:

18 agosto 2015 alle 15:15

Mi ha fatto molto ridere, complimenti, per l’idea.



5. Esabac ha scritto:

18 agosto 2015 alle 16:10

Off topic

@DavideMaggio sulla pagina fb dello Studio 11 ci sono le prime foto del nuovo studio di mattino e pomeriggio 5. Davvero bello e moderno



6. Giuseppe ha scritto:

18 agosto 2015 alle 16:38

Esabac: Non si trova nessuna pagina con foto sullo Studio 11! Potresti gentilmente linkarla?



7. kalinda ha scritto:

18 agosto 2015 alle 16:49

Sinceramente l’articolo non mi è piaciuto forse colpa dell’orribile programma analizzato. Aspetto però le prossime.



8. claudio ha scritto:

18 agosto 2015 alle 16:51



9. Emanuele ha scritto:

18 agosto 2015 alle 16:58

Questo è il link della pagina facebook dello Studio 11 https://www.facebook.com/pages/Studio-11-Mediaset/287658064608006?fref=ts



10. luigi ha scritto:

18 agosto 2015 alle 21:18

carina la cosa ma ricordo allo smemorato coca cola summer ecc. che il festivalbar aveva anche una sezione tipo zona verde e rivelazione dedicata alle nuove proposte e che paragonarlo all’illustre precedente non può che essere una cosa di cui essere fieri… ma che con tutto lo stomaco che posso avere e come paragonare wild a quark o squadra antimafia alla piovra…. siamo su altri pianeti….teniamoci le cose mediocri a zero budget purtroppo..( grazie a dio ci sono youtube e dvd )



11. luc10 ha scritto:

19 agosto 2015 alle 00:38

Geniale!



12. Jesse ha scritto:

19 agosto 2015 alle 08:45

Carino ma troppo lungo il testo, dopo un po’ stufa :)



13. Sanfrank ha scritto:

21 agosto 2015 alle 14:51

Molto bella l’idea. Nonostante sia lungo l’articolo è un piacere leggerlo. Ed è anche scritto bene. ;)



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