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agosto
IL MARKETING DELLE ADOZIONI: UN DOCUMENTARIO SHOCK SU CIELO, STASERA IN SECONDA SERATA
Il Marketing delle Adozioni
Su Cielo va in onda questa sera – martedì 11 agosto 2015 – alle 23:00 il documentario Il Marketing delle Adozioni, che mette a confronto Stati Uniti ed Europa su un tema molto delicato che riguarda i minori alla ricerca di una nuova famiglia. Titolo originale Catwalk Kids, ovvero La passerella dei bambini.
Il Marketing delle Adozioni: in USA vige lo “shopping di bambini”
Il reportage di Sara Gibbings per Java Film si interroga, da una parte, sulle strategie di marketing piuttosto aggressive utilizzate negli USA: da spettacoli e sfilate dove i potenziali genitori possono vedere e conoscere i bambini, ad esposizioni di fotografie nei centri commerciali, passando per fiere organizzate da associazioni specializzate in adozioni – tutte munite di appositi cataloghi – fino a telepromozioni settimanali su alcuni canali tv commerciali. Dall’altra, invece, analizza l’approccio europeo al sistema delle adozioni molto più tradizionale e riservato.
Il Marketing delle Adozioni: in Europa troppi minori abbandonati
I detrattori del metodo Usa non mancano e sostengono che mettere in mostra in questo modo i membri più vulnerabili della società sia pericoloso. Quasi come se gli adulti si dedicassero ad una sorta di “shopping di bambini”. Tuttavia, i sostenitori di questo metodo hanno dalla loro i numeri. Infatti, questo marketing spinto funziona: soggetti che solitamente avrebbero poche chance di essere adottati – adolescenti, gruppi di fratelli o sorelle, minori con problemi fisici o psichici – trovano spesso una famiglia a seguito di queste “promozioni”.
Di contro, in paesi europei come la Spagna, sono migliaia i minori abbandonati che crescono negli istituti o in case-famiglia, senza mai trovare una vera famiglia adottiva. La ragione sta nel mezzo? Il documentario offre spunti di analisi su una questione assai spinosa, per far riflettere.
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1 Commento dei lettori »
Nei Paesi europei sono migliaia i minori abbandonati che crescono negli istituti o in case-famiglia, senza mai trovare una vera famiglia adottiva, perchè così vuole il mercato di affidamenti ed adozioni.
Non certo per mancanza di famiglie che offrono la propria disponibilità.
La pubblicità è l’anima del commercio e non della solidarietà: aumentare la domanda, già nettamente superiore all’offerta, commercialmente serve solamente ad aumentare il valore.
Sarebbe opportuno valutare da quali considerazioni scaturiscano le condizioni di rifiuto alle offerte delle coppie disponibili tanto da giustificare le permanenze in struttura, che comunque hanno un termine oltre il quale il minore adulto rimarrà abbandonato, come scelta preferibile ad una famiglia giudicata non idonea.
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PRESTO il nuovo DavideMaggio.it
1. Free Marcel onlus ha scritto:
17 agosto 2015 alle 19:30