Silvio Berlusconi era atteso a Che tempo che fa con impazienza, ma un piccolo disguido ne ha rimandato l’arrivo. Così, il Cavaliere è apparso nel programma di Rai3 con un ritardo di dodici anni rispetto al primo invito inoltratogli. Ieri sera il leader di Forza Italia ha debuttato come ospite nella trasmissione di Fabio Fazio, il quale ha subito chiesto al suo interlocutore perché avesse sempre disertato l’appuntamento. “Non mi hanno mai consegnato i suoi inviti” ha scherzato Berlusconi, sottraendosi alla provocazione.
Silvio Berlusconi ospite a Che tempo che fa
E’ iniziato con un scambio di battute il confronto tra l’ex premier e il conduttore della terza rete, al quale Berlusconi ha pure fatto un appunto estetico: “le posso dare un consiglio da vecchio editore? Deve tagliarsi quella barba grigia” ha detto. Poi la politica. Il Cavaliere ha confermato l’intenzione di dare vita ad un soggetto unico di centrodestra non guidato direttamente da lui, ma sul nome dell’erede non si è sbilanciato. L’ex premier ha poi riservato critiche a Renzi (“ha fatto tante cose che non hanno influito sull’economia“), a Grillo e pure alla Lega. “Non si può resistere a un partito che va oltre 6 ore a settimana in tv” ha chiosato.
Su Rai3 Berlusconi si è trovato davanti un Fabio Fazio non particolarmente aggressivo, ma comunque capace di rifilare punzecchiature mirate. In altri tempi, il confronto tra i due sarebbe stato ben più acceso. Nel panorama attuale, del resto, anche l’attesa ospitata del Cavaliere a Che tempo che fa è apparsa un po’ meno evento mediatico del solito. Sebbene fosse qualcosa di inedito, il debutto di Silvio alla corte di Fazio è sembrato solo un eterno ritorno. Un frame già visto con rari sprazzi d’interesse.
Sentire Berlusconi parlare di “rivoluzione liberale” e di pericolo comunista avrà solleticato la memoria di molti telespettatori, evocando antiche battaglie politiche e mediatiche condotte dal Cav anche in ambiti televisivi considerati ostili. All’appello, mancava giusto l’apparizione di Silvio a Che tempo che fa, nel salotto tv ritenuto appannaggio della sinistra.
Stavolta, Berlusconi non ha disertato l’appuntamento. Ma i dodici anni di ritardo si sono fatti inesorabilmente sentire.
1. ellen ha scritto:
25 maggio 2015 alle 12:14