Il filmato integrale dell’arresto di Massimo Bossetti, mandato in onda venerdì scorso da Quarto Grado, ha fatto discutere: c’era da aspettarselo, vista l’eccezionalità del documento. Il video, che ritrae il presunto assassino di Yara Gambirasio accerchiato dai Carabinieri e ammanettato, ha subito fatto notizia e ottenuto ampia risonanza sulle principali testate, non solo Mediaset. Ma non sono mancate polemiche sull’opportunità della sua divulgazione.
Quarto Grado, il video dell’arresto di Bossetti
Qualcuno, infatti, ha rimproverato a Quarto Grado di aver spettacolarizzato l’arresto ed ha accusato il programma di sciacallaggio. Da queste parti abbiamo sempre biasimato certi eccessi televisivi, ma nel caso specifico ci sembra che la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi abbia esercitato il diritto di cronaca. Quelle immagini contengono infatti azioni e frasi che, probabilmente, troveranno seguito in tribunale (a proposito: oggi si terrà la prima udienza per Bossetti). Dunque perché non mostrarle? Per mesi gli approfondimenti tv si sono soffermati su interpretazioni, fermi immagine, opinioni: stavolta – almeno – abbiamo a che fare con un documento che mostra fatti, notizie.
Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi risponde alle critiche
I detrattori, però, non sono stati teneri con tale scelta. E così, all’indomani della messa in onda del filmato, è stato lo stesso Nuzzi a rispondere alle loro critiche.
“Quel video dell’arresto di Massimo Bossetti mandato ieri in onda è elemento di prova. Con quel video l’accusa sostiene che Bossetti cercava di fuggire. Costituisce quindi una notizia da divulgare. Lo abbiamo mostrato alla moglie che ci ha detto che potevamo mandarlo in onda. Infatti lo ha con noi commentato davanti alle telecamere.
Avevamo il dovere di renderlo pubblico, con i difensori di Bossetti in studio a sua garanzia. sono immagini sicuramente forti, che urtano la nostra comune sensibilità ma anche oggetto – come è’ – di scontro tra accusa (voleva scappare quando ci ha visti) e difesa (“era terrorizzato impietrito”)” ha scritto il conduttore su Facebook.
L’avvocato Taormina contro Quarto Grado
Polemiche chiuse? Pare proprio di no. Su Twitter, infatti, l’avvocato Carlo Taormina ha esternato la propria indignazione per la messa in onda di quel filmato, arrivando addirittura a minacciare un’azione legale contro il programma di Rete4.
Lunedì,se la Procura non si muove,presenterò denunzia su video arresto Bossetti a Quarto Grado.Violati segreto,privacy,ricettazione filmato
— Carlo Taormina (@carlo_taormina) 25 Aprile 2015
ha cinguettato l’avvocato, che in un altro messaggio ha però aggiunto che il video su Bossetti ”è la prova della sua innocenza” (ma allora costituisce notizia e quindi va divulgato? Mistero). Un bel dispendio di parole, un modo come un altro per tenere viva la polemica. Intanto, il ricordo della povera Yara resta sempre più sullo sfondo. Lontano da tweet e inquadrature.
1. Seba7650 ha scritto:
27 aprile 2015 alle 13:31