La Strada dei Miracoli è interessante da percorrere, anche da parte di chi è poco avvezzo a santini e preghiere. Miracolo, direte. E invece no: stavolta il fenomeno (televisivo) è facilmente spiegabile. Il programma di Rete4 condotto da Safiria Leccese attraversa infatti il vasto territorio della spiritualità con un approccio popolare fatto di testimonianze, ricostruzioni e immagini che attirano il pubblico, anche solo per curiosità. La fede irrompe in prima serata e i suoi prodigi diventano oggetto di dibattito: un format intelligente, proposto in un momento in cui – grazie anche a Papa Francesco – la religione è d’attualità.
La Strada dei Miracoli: santi, esorcismi e sensitivi
Non è certo un caso che nei primi appuntamenti il programma abbia dedicato spazio proprio alla figura del Papa, anche nella sua veste di ‘esorcista’. In studio, una Safiria Leccese molto professionale, adatta al ruolo. Ieri sera, la giornalista ha riservato il giusto approccio agli argomenti portanti della puntata: i miracoli di Padre Pio ed il mistero della Sacra Sindone (quest’ultimo, purtroppo, relegato dopo la mezzanotte). Decisamente meno riuscita – per non dire evitabile – l’ospitata del sensitivo Craig Warwick, già noto come aspirante concorrente del Grande Fratello, che in studio ha improvvisato un dialogo con gli angeli suscitando parecchie perplessità tra i presenti e facendo trasalire don Davide Banzato. Ma che c’entrava il visionario tra santi e miracoli accertati?
La Strada dei Miracoli: Pippo Franco racconta Padre Pio
Interessante, invece, la scelta del programma di avvalersi di ricostruzioni a grandezza naturale e di comparse (ora vestite da guardie svizzere, ora da centurioni) per approfondire i temi affrontati. Nell’ambito di un programma con sfumature marcatamente pop, tale aspetto fa il paio con la scelta di convocare tra gli ospiti anche Alba Parietti e Luca Giurato, oppure di ingaggiare Pippo Franco come inviato d’eccezione sui luoghi di Padre Pio.
Osservando le ricostruzioni attente e la composizione degli ospiti, qualcuno avrà forse notato come La Strada dei Miracoli abbia assorbito alcuni degli elementi che – con le dovute differenze – già caratterizzano due programmi di successo di Rete4, ossia Quarto Grado e Quinta Colonna. Del resto, il filo rosso che accomuna questi format e li rende appetibili è proprio la scelta di rivolgersi ad un pubblico popolare, generalista per definizione, con un linguaggio didascalico e ritmi vivaci.
Al programma di Safiria Leccese va dato il merito di aver portato in prime time un argomento interessante, se affrontato come si deve. La sua sfida è proprio questa: mantenere un approccio pop senza banalizzare. Perché attenzione, sulla Strada dei Miracoli si fa presto a sbandare.
1. Giorgio Scipioni ha scritto:
26 maggio 2015 alle 13:45