25
febbraio

RAI WAY: MEDIASET VUOLE ACQUISTARLA. OFFERTA DA 1,22 MILIARDI

Rai Way

Il Biscione vuole scalare le torri di Rai Way. A soli tre mesi dall’ingresso in Borsa della società che gestisce il segnale radiotelevisivo, il CdA di Mediaset ha dato il via libera ad un’offerta di pubblico acquisto su Rai Way. A far scattare l’operazione è stata la società Ei Towers (appartenente al gruppo Mediaset), mettendo sul piatto 1,22 miliardi di euro. Pari a 4,5 euro per azione.

Rai Way, Mediaset vuole comprarla

L’obiettivo dichiarato è quello di “costruire un’aggregazione nazionale dell’infrastruttura di trasmissione televisiva“. Per ottenerne il raggiungimento, Mediaset voterà a favore di una proposta di aumento di capitale nell’assemblea di Ei Towers prevista il 27 marzo. L’Opa scatterà dopo quella data e avrà una durata compresa tra i 15 e i 40 giorni: quindi dovrebbe concludersi entro l’estate 2015. L’operazione passerà in ogni caso all’attenzione dell’Antitrust, che dovrà dare la propria autorizzazione, e sarà legata ad un’accettazione da parte della Rai, visto che l’offerta non sarà efficace se non aderirà almeno il 66,7% del capitale (Viale Mazzini ne controlla il 65%).

La palla passerà anche tra le mani del governo Renzi, visto che il ministro dello Sviluppo Economico dovrà autorizzare Rai allo svolgimento delle attività di servizio pubblico su Rai Way anche dopo l’eventuale acquisto della struttura del suo diretto concorrente. Ei Towers, intanto, assicura in ogni caso che “continuerà a garantire l’accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori televisivi” e “aprirà sempre più la propria infrastruttura, in prospettiva agli operatori di Tlc“. L’annuncio del Biscione, come prevedibile, ha scatenato accese polemiche sul fronte politico.

Mediaset, opa su Rai Way – le reazioni politiche

La svendita del patrimonio Rai operata con la frettolosa quotazione in borsa di Rai Way, denunciata con forza dal M5S nei mesi scorsi, conduce oggi a una prevedibile conseguenza: il principale concorrente Ei Towers di proprietà del gruppo Mediaset ha lanciato un’opa per l’acquisizione del controllo della società pubblica

hanno dichiarato i deputati M5S della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, denunciando un “Patto del Nazareno televisivo“. Ma anche il Pd ha preso posizione.

“L’offerta di Mediaset appare poco comprensibile, il governo è stato chiaro su Rai Way: la quotazione in borsa è stata vincolata alla cessione di una quota non superiore al 49%, il controllo delle torri del servizio pubblico resta saldamente in mano pubblica

questo il commento del deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. Per il momento, invece, nessuna voce è uscita da Palazzo Chigi.

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6 Commenti dei lettori »

1. Stefano ha scritto:

25 febbraio 2015 alle 19:18

Il Polo unico esiste in Francia come in Germania e Gran Bretagna, non vedo come mai questo parito M5S e le dichiarazioni dannose di Bersani e autorevoli esponenti della sinistra italiana vadino contro un progetto imprenditoriale mettendo a rischio 55 mila famiglie sotto Fininvest che controlla non solo Mediaset.
Una cosa è il Berlusconi politico che può essere criticato, ma per favore cari politici ladciate stare la imprenditoria italiana, almeno la restante! Voi politici ci avete messo in una situazione dannosa di crisi economica maggiore in Italia rispetto agli altri Paese, pensate che cresciamo quanto Cipro !!!
Ora non toccate Mediaset, Mondadori ma anche le altre. Se oggi Mediaset vuole investire è un ottimo segno. Di certo non dobbiamo metterla da parte oppure Mediaset potrebbe chiedere la residenza fiscale in un altro Paese come ha già fatto la Fiat.



2. lele ha scritto:

25 febbraio 2015 alle 20:43

Stefano non facciamo gli ingenui, l’opas su Rai Way non è stata fatta per soli interessi economici né tanto meno per creare il polo unico che sì esiste altrove ma è tuttavia posseduto da soggetti terzi agli editori.
Quanto al rischio delle famiglie dei dipendenti Fininvest e della messa in pericolo della libertà imprenditoriale da parte del PD e del M5S beh… sono considerazioni a dir poco fantasiose.



3. Stefano ha scritto:

25 febbraio 2015 alle 22:28

Punto primo, si dice OPA.
Punto secondo, non specifici quale sia l’operato secondo cui sarebbe una motivazione terza? Non fa nessun riferimento. Lei è attratto da fantasiose immagini in testa.
Punto terzo, il contenuto è chiaro: creare un punto nazionale chiaro come in tutti i Paesi d’occidente con un mercato libero; fatto economico con una offerta ampiamente soddisfacente.

Bisogna nella vita separare le motivazioni politiche, da altre motivazioni qualsiasi essi siano dal personale ad un Paese realmente democratico e libero.



4. ektor ha scritto:

25 febbraio 2015 alle 23:29

tutto ciò sarebbe vero se berlusconi non fosse un politico e per di più proprietario di mediaset. per quanto mi riguarda credo che l’oggetto del patto del nazareno fosse esclusivamente raiway e non le riforme, di cui silvio se ne fotte da 20 anni. la gravità sta nel fatto che questo paese è in continuo conflitto di interessi sempre per i motivi economici di silvio berlusconi.



5. lele ha scritto:

26 febbraio 2015 alle 12:53

1)EI Towers ha lanciato un’OPAS (offerta pubblica di acquisto e scambio), non un’OPA.
2)L’immagine fantasiosa (ma nenache tanto distante dalla realtà) che ho in mente in mente è che questa operazione sia stata avviata, oltre che per innegabili e assolutamente leciti motivi di interessi economici e strategici, anche per “ritorsione” nei confronti del Governo per la rottura del patto del Nazareno che tanto ha favorito Mediaset e Fininvest.
3)Nei Paesi d’occidente ove esiste un polo unico per la radiodiffusione questo non è posseduto dagli stessi editori ma da soggetti terzi.

Sinceramente non ho capito la tua conclusione. Comunque sia, quando si parla di Tv in Italia è impossibile non fare considerazioni di natura politica.

In conclusione, bisogna ricordare che il 51% delle azioni di Rai Way è vincolato per legge, cioè non si può vendere, sempre che qualcuno non metta mano alla legge…



6. Fra X ha scritto:

27 febbraio 2015 alle 00:18

“che sì esiste altrove ma è tuttavia posseduto da soggetti terzi agli editori.”

Già!



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