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febbraio

GRAFFITI, 29 GENNAIO – 4 FEBBRAIO: IL DELITTO DI COGNE, CAROSELLO, LA SEDIA ELETTRICA DI MINO DAMATO

Annamaria Franzoni ospite al Maurizio Costanzo Show (2002)

Con Graffiti torna puntuale il nostro viaggio settimanale nella tv del passato. Tanti i debutti legati ai giorni che vanno dal 29 gennaio al 4 febbraio. Dalla nascita del celebre Carosello nel 1957, alla partenza dello storico show Quelli della Domenica nel 1968, sino ad arrivare al divertente quiz Conto su di te, ideato e condotto da Jocelyn nel 1988, e alle strampalate previsioni del tempo a cura di Enzo Braschi su Italia1. Ma in questo numero c’è spazio anche per la tv sempre più sensazionalista, come quella che costò il posto di lavoro a Mino Damato, in onda su TMC. Una tv neanche troppo lontana da quella infarcita di cronaca nera, che dal 30 gennaio 2002, con il Delitto di Cogne, ha caratterizzato fortemente l’ultimo decennio del piccolo schermo.

29 Gennaio 1988: al via su Rai2 Conto su di te

Venerdì 29 gennaio 1988 alle 20.30 su Rai2 prende il via Conto su di te, nuovo gioco a premi ideato e condotto da Jocelyn, con la partecipazione di una giovane Emanuela Folliero, della comica Paulette, di Enrico Beruschi nei panni di un improbabile ragioniere, e di 8 Superpol, ovvero otto ragazze che vestite con abiti succinti di poliziotte, fanno da guardia alle banconote di denaro presenti in studio. Ognuna delle puntate vede in gara tre coppie composte da marito e moglie, che devono affrontare un gioco in tre fasi. La prima prova è di abilità, e cambia in ogni puntata, costringendo solitamente le coppie a comportamenti buffi e inconsueti (ad esempio scambiarsi completamente i rispettivi abiti). La seconda prova, sponsorizzata dal catalogo di vendita per corrispondenza Postalmarket, vede uno dei due concorrenti impegnato ad indovinare quello che l’altro ha scelto nel catalogo. I premi in palio in questa fase del gioco sono abiti offerti dallo sponsor. La terza prova, a cui partecipa solo la coppia finalista, vede la moglie rispondere a domande di cultura generale mentre il marito deve contare le banconote che escono da una macchina. Se la moglie sbaglia a rispondere, il marito viene disturbato da oggetti che gli piovono addosso, galline che starnazzano sul bancone, e inconvenienti di ogni sorta. Se il concorrente riesce a portare a termine la sua contabilità, vince tutto il denaro che ha contato.

Intervistato da La Repubblica sul numero del 28 gennaio 1988, Jocelyn, reduce dal successo del programma Il Milionario, seguito nell’autunno del 1987 in seconda serata su Rai2 da oltre 3 milioni di spettatori, dichiara:

“…questo nuovo programma mi mette un po’ di ansia addosso, vorrei già avere gli indici d’ascolto della quarta o della quinta puntata. I debutti mi fanno sempre paura: so che Il Milionario è andato molto bene, ma il pubblico è un amante strano, incostante. Una cosa della quale sono contento è che il mio programma debutta in un momento tranquillo, dopo la mischia, dopo gli scambi di personaggi tra televisioni (Baudo e Carrà alla Fininvest ndDM), dopo quei concitati sabati sera (il Fantastico di Celentano ndDM)… Vorrei che Conto su di te partisse senza troppo clamore”.

La trasmissione, diretta da Antonio Gerotto, va in onda per un totale di 18 appuntamenti, sino al 27 maggio, e verrà riproposta con una seconda edizione nella stagione successiva.

30 Gennaio 2002: con il delitto di Cogne la cronaca nera invade la tv

Mercoledì 30 gennaio 2002 in una villetta di Montroz a Cogne viene ucciso il piccolo Samuele Lorenzi. I soccorritori, chiamati dalla madre, Annamaria Franzoni, lo trovano agonizzante con gravissime ferite alla testa, dovute a 17 colpi inferti con un’arma mai trovata. Samuele muore poco dopo, durante il trasporto in ospedale. Nel maggio del 2008, la Corte di Cassazione riconoscerà definitivamente colpevole la madre del bambino. Il fatto di cronaca catalizza da subito l’attenzione di media e spettatori. A quello che passa alla storia come il “Delitto di Cogne” vengono dedicate in centinaia di ore di televisione. Il 14 marzo 2002 uno speciale in prima serata di Porta a Porta incentrato sul caso di cronaca, segna il record di 8.380.000 spettatori, pari al 36,11% di share, con punte di oltre 10 milioni. Bruno Vespa, armato di plastico della villetta, dedica alla vicenda numerosissime puntate anche in seconda serata, ottenendo sempre ottimi ascolti (tocca il 40% di share l’11 marzo del 2002; arriva quasi al 45% il 28 marzo del 2002). Ascolti altissimi anche per il Maurizio Costanzo Show, che in prima serata il 16 luglio 2002, con ospite Annamaria Franzoni che annuncia di essere incinta, ottiene ben 5.296.000 spettatori, pari al 24.78% di share, risultando il programma più visto di prima serata. Della vicenda si occupano decine di trasmissioni, da Matrix a Chi l’ha Visto?, passando per Tv7, Giallo1, Top Secret, Quarto Grado, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, L’Arena, Linea Gialla, I Fatti Vostri, La Vita in diretta, e persino Blob, con una puntata a tema.

31 Gennaio 1992: Mino Damato “fulminato” dalla sedia elettrica di Tmc

Venerdì 31 gennaio 1992 alle 20.30 su Tmc in diretta dal Museo Montemartini dell’ Energia di Roma va in onda la prima puntata della terza stagione di IT – Incontri Televisivi, il programma di approfondimento curato e condotto da Mino Damato. La puntata d’esordio vede in scaletta il filmato di un’esecuzione di morte con sedia elettrica (si scoprirà in seguito essere finta) avvenuta qualche tempo prima negli Usa. L’annuncio nei giorni precedenti della presenza del filmato dai contenuti decisamente forti, crea numerose polemiche. Damato sulle pagine de Il Corriere della Sera, si giustifica così:

“Non vado a caccia di telespettatori e tanto meno lo farei offendendo il buon gusto. Non ho cercato qualcosa che aprisse il varco dell’ audience. Non ne ho bisogno. Scelgo testimonianze forti non per shoccare il pubblico, ma solo in quanto educative rispetto alle assurdità perpetrate nel mondo”.

Dopo la messa in onda del filmato incriminato le polemiche s’inaspriscono ulteriormente, portando all’allontanamento da Tmc di Damato e alla conseguente chiusura della trasmissione.

Da La Repubblica del 7 febbraio 1992

Il filmato sulla sedia elettrica in tv, vero o falso che fosse, è stato fatale per Mino Damato. Ieri, dopo una durissima riunione con i vertici di Telemontecarlo, è stato lo stesso direttore generale Emmanuele Milano a fulminarlo: I.T.-Incontri Televisivi, il talk show da lui condotto, da oggi non c’è più, è stato cancellato con la gommapane dal palinsesto della rete monegasca. Il perché è fin troppo chiaro: venerdì scorso, le scene della condanna a morte erano state inserite “contro l’espressa volontà dell’emittente”. [...] Da oggi, il conduttore si può considerare “licenziato”. Ormai serve a poco girare intorno al problema della veridicità del video incriminato, come vorrebbe fare Damato. Semmai, a posteriori, mentre si ragiona sulle strategie più opportune per combattere la pena di morte (come giustamente auspica Amnesty), vale la pena di riflettere sul nome (sinistro) della casa di produzione che ha fornito le immagini della discordia: Madness Tv, cioè follia tv. Ma il giornalista televisivo più “dimissionario” d’Italia, già conduttore ignifugo di una celebre Domenica in ai carboni ardenti, infaticabile cacciatore di scoop e protagonista di numerose risse con i dirigenti Rai (l’ultima due anni fa con i vertici di RaiTre, per via di Alla ricerca dell’ Arca), reagisce rabbiosamente al comunicato ufficiale di Tmc e invia ai responsabili di Telemontecarlo una lettera (tardiva) di dimissioni. “Prendendo atto” scrive Damato “della determinazione della vostra società, comunicatami ufficialmente mercoledì sera dal direttore generale Emmanuele Milano, di interrompere con effetto immediato la realizzazione del programma I.T., con motivazioni che ledono la mia professionalità di autore, conduttore e consulente di tale programma e che violano i miei diritti contrattuali, considero i due accordi tra noi stipulati in data 28 dicembre 1990 risolti per vostro grave fatto e colpa”. “A tanto aggiungesi” prosegue la lettera “quale ulteriore titolo di colpa grave, la vostra reiterata inadempienza nel pagamento delle mie spettanze economiche. Mi riservo tutte le azioni legali nelle sedi competenti a tutela dei miei diritti. A tale fine ho conferito mandato ai miei legali…”. Secondo indiscrezioni, l’ultimo incontro di Mino Damato con Andrea Melodia (responsabile dei programmi di Tmc) ed Emmanuele Milano, direttore della Rete, sarebbe stato difficile, ma non ultimativo. Prima dell’”incomprensione”, per Damato Tmc progettava addirittura nuovi programmi tv. Senza contare che Milano, Melodia e Damato sono legati da un’amicizia ventennale, ed hanno lavorato insieme nell’ azienda Rai (un anno fa, fu Milano a portare Damato a Telemontecarlo). Sembra persino che si fossero dati un nuovo appuntamento per la mattinata di ieri, per vedere di attenuare lo scontro, e continuare il rapporto. Ma, repentinamente, Damato avrebbe preferito abbandonare il tavolo delle trattative, facendo parlare direttamente i suoi avvocati.

1° Febbraio 1993: Enzo Braschi annuncia le previsioni le tempo di Italia1

Il 1° febbraio 1993 con UnoMeteo arriva su Italia1 un nuovo modo per informare i telespettatori sulle previsioni del tempo. Dal lunedì al venerdì alle 19.00 in punto il comico Enzo Braschi, vestito da aviatore della prima Guerra Mondiale, si trasforma in Libero Bottazzi fu Peppone, nipote del famoso personaggio di Guareschi. Bottazzi, non fidandosi delle nuove tecnologie decide ogni giorno di far da solo, e con il suo biplano si sposta per l’Italia, verificando e controllando di prima persona le condizioni meteo, per poi tornare con tutte le informazioni necessarie sul tempo del giorno dopo. La scenografia del programma, è una grande cartina dell’Italia stesa a terra, sulla quale Braschi si sposta, passando di regione in regione per illustrare le relative condizioni atmosferiche. La parte scientifica del programma è frutto invece di una collaborazione tra Italia1 e la Epson. Come precisato in un comunicato Fininvest, le previsioni sono assolutamente serie ed attendibili. La rubrica, della durata di 5 minuti, non ottiene il successo sperato, e dal 3 maggio viene spostata alla 13.00, prima del contenitore per bambini Ciao Ciao, per poi chiudere definitivamente il 28 maggio. Questo il saluto finale di Enzo Braschi.

“Amici oggi ci salutiamo. E’ l’ultimo appuntamento con voi. Saluto tutti i miei colleghi: Craxi… perchè ha finito di fare il bello e il cattivo tempo, Andreotti… perchè ora che la DC non ha più correnti, naviga in cattive acque, benvenuto… perchè vuole fare la tromba d’aria e l’hanno trombato, Occhetto… perchè è variabile: una volta non lo vuole Segni, un’altra volta non lo vuole De Mita, e tutti quelli che hanno portato il cattivo tempo in Italia, perchè il tempo cambia e per tutti, prima o poi, tirerà una brutta aria…e adesso vi saluto davvero, augurandovi tanto bel tempo, tanto sereno e che non si debba più dire… piove, governo ladro.”

2 Febbraio 1980: Giochiamo al Varieté

Sabato 2 febbraio 1980 in prima serata su Rai1 va in onda la quarta ed ultima serata di Giochiamo al Varieté, lo show ideato da Antonello Falqui e Michele Guardì, che ripercorre la storia del varietà e della rivista italiana, dal dopoguerra agli anni settanta. La trasmissione vede in ogni puntata un attore diverso alla conduzione. Si è partiti con Pippo Franco, per poi proseguire con Carlo Giuffrè, Lando Buzzanca e Gianni Agus. Laura D’Angelo e Patrizia Garganese sono invece le due primedonne dello show, presenti in tutti e 4 gli appuntamenti, seguiti da una media di circa 20 milioni di spettatori.

3 Febbraio 1957: Nasce Carosello

Domenica 3 febbraio 1957 nasce Carosello, il primo spazio televisivo dedicato alla pubblicità. In onda ogni sera alle 20.50 (dal 1973 alle 20.30), Carosello prevede nella sua formula iniziale quattro blocchi della durata massima di due minuti e quindici secondi. Ogni spazio viene all’epoca venduto alle aziende a un milione e cinquecentomila lire. Con una media di 19 milioni di spettatori, Carosello diventa un appuntamento fisso per il pubblico sino al 1° gennaio 1977, quando Raffaella Carrà ne annuncia ufficialmente la chiusura. In vent’anni di messa in onda, tutti i più grandi attori, registi, cantanti e disegnatori dell’epoca hanno lavorato al programma, confezionando in totale 7261 episodi.

Carosello è andato in onda tutti i giorni, fatta eccezione del Venerdì Santo e del 2 novembre di ogni anno, dal 9 all’11 ottobre 1958 per la morte di Papa Pio XII, dal 31 maggio al 6 giugno 1963 per l’agonia e la morte di Papa Giovanni XXIII, dal 12 al 15 dicembre 1969 in seguito alla Strage di Piazza Fontana, per le uccisioni dei fratelli John (22 novembre 1963) e Robert Kennedy (5 giugno 1968), e in occasione del collegamento via satellite per l’ammaraggio della navicella spaziale Apollo 14 (9 febbraio 1971).

4 Febbraio 1968: Al via Quelli della domenica

Domenica 4 febbraio 1968 alle 18.00 in diretta dagli studi Rai di Milano sul canale Nazionale va in onda Quelli della domenica, varietà diretto da Romolo Siena. Tra gli autori Enrico Vaime, Italo Terzoli, Maurizio Marchesi e Maurizio Costanzo. Padroni di casa Paolo Villaggio, con il duo Ric e Gian, e Lara Saint-Paul, direzione musicale di Gorni Kramer, fanno parte del cast anche Cochi e Renato. Durante la trasmissione Villaggio propone personaggi come il Professor Kranz e Fracchia, mentre nei suoi monologhi compaiono per la prima volta le avventure del ragionier Fantozzi.

Auditel Story – La top ten dei programmi più visti dal 26 gennaio al 1° febbraio 1995

1 – Champagne – Varietà - Canale5 – 9.972.000 spettatori

2 – 90° minuto – Sport – Rai1 – 9.244.000 spettatori

3 – Numero Uno – Varietà – Rai1 – 8.796.000 spettatori

4 – Fiorello Show – Spettacolo – Canale5 – 8.367.000 spettatori

5 – Striscia la Notizia – Tg satirico – Canale5 - 8.128.000 spettatori

6 – Paperissima – Varietà – Canale5 – 7.922.000 spettatori

7 – Full Metal Jacket – Film – Canale5 – 7.612.000 spettatori

8 – Il Fatto di Enzo Biagi – Informazione – Rai1 - 7.298.000 spettatori

9 – Un Sera al Luna Park – Varietà – Rai1 - 6.568.000 spettatori

10 – Arsenal – Milan – Calcio – Canale5 – 6.470.000 spettatori

Avete quesiti e curiosità legate alla tv del passato? Suggerimenti per la nostra rubrica Graffiti? Scriveteci a redazioneATdavidemaggio.it

Fonti: Archivio La Repubblica, Archivio Il Corriere della Sera, Archivio L’Unità, Archivio La Stampa, Teche Rai, Tv Radio Corriere, Tv Sorrisi e Canzoni.



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