Orfano di Fabio Fazio, che nella nuova edizione del suo Che Tempo che fa non ha rinnovato lo storico spazio dedicato al meteo, Luca Mercalli è ora pronto a tornare su Rai3 con un programma tutto suo. Il noto meteorologo e climatologo sarà dal prossimo 28 febbraio il padrone di casa del sabato sera della rete diretta da Andrea Vianello con una trasmissione dal titolo Scala Mercalli. Il programma in 6 puntate, il cui titolo gioca chiaramente con il cognome del meteorologo, racconterà il problema delle crisi ambientali e dell’esaurimento delle risorse naturali, offrendo, grazie al contributo di scienziati protagonisti di ricerche apposite, consigli su come evitare di peggiorare la situazione e vivere un futuro sostenibile.

In un mondo popolato da oltre sette miliardi di esseri umani, le crisi ambientali, annunciate oltre quarant’anni fa dal Rapporto sui Limiti della crescita del Club di Roma, cominciano a verificarsi: dai cambiamenti climatici, agli eventi estremi, passando per il sovrasfruttamento degli oceani e delle foreste, sino ad arrivare all’inquinamento, alla produzione di rifiuti, e alla cementificazione. Fortunatamente alcune soluzioni sostenibili esistono già: economia circolare, riciclo degli scarti, energie rinnovabili, agricoltura sostenibile.

La trasmissione cercherà di offrire a riguardo un’informazione comprensibile a tutti, grazie all’ausilio di documentari con immagini di grande impatto girate dai ghiacci delle Ande alle megalopoli cinesi, che verranno classificati in una nuova Scala Mercalli dell’ambiente. Verranno mostrate diverse soluzioni tecnologiche e le risorse culturali per realizzarle, dalla politica energetica della Danimarca agli orti del Marocco che strappano terra al deserto.

Per Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, fondatore e direttore dal 1993 della rivista Nimbus, nonché coordinatore dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, si tratta di una nuova esperienza lavorativa, che si va ad aggiungere al lavoro di editorialista per La Stampa, dove dal 2009 tiene due rubriche settimanali. L’incravattato meteorologo, che ha studiato scienze agrarie con indirizzo “uso e difesa dei suoli e agrometeorologia” all’Università di Torino, ha scritto oltre 2000 articoli, è autore di una decina di saggi, ha tenuto più di 1400 conferenze in Italia e all’estero, e preso parte ad oltre 300 interventi per la radio e  la televisione italiana e svizzera. Tra le partecipazioni più note al pubblico, oltre alla decennale esperienza al fianco di Fabio Fazio, anche la partecipazione dal 2005 al 2013 a TGR Montagne.

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