6
novembre

IL BALLO DELLA MATTONELLA

Milly Carlucci

Se fosse un ballo sarebbe quello della mattonella, sempre immobile nello stesso punto. Se fosse un concorrente di questa edizione Ballando con le stelle sarebbe Katherine Kelly Lang, beautiful ma non balla. Il celebrity talent di Rai1 è un format fortissimo, tra i migliori in circolazione – come, del resto, dimostrano gli straordinari riscontri all’estero – incapace di sfruttare al massimo le proprie potenzialità.

Partito al 24.13%, complice l’attesa che un cast di prima grandezza aveva saputo generare, il programma è sceso ad un modesto 19.28% per motivi che non possono essere soltanto attribuibili al cambio di rotta operato da Tú sí que vales. Dal Miccio furioso, alla Brooke eliminata, alla Laurito peperina passando per Albertazzi e Giusy Versace, di carne al fuoco ce n’era tanta ma è stata cucinata malissimo. E soprattutto nel solito modo.

Ballando con  le stelle 2014 e l’effetto déjà vu

La versione italiana di Strictly Come Dancing è ingabbiata in schemi ripetitivi, che rendono la trasmissione prevedibile, a tratti scontata, e fruibile senza annoiarsi solo a patto di guardarla a piccole dosi. Non è un caso che l’anno scorso, quando si è avuto a che fare con la “scheggia impazzita” Anna Oxa, l’interesse e gli ascolti sono schizzati in alto. La cantante ruppe lo schema perfettino e perfettibile di Milly Carlucci e dei suoi autori.

Come se non bastasse, poi, questa edizione si è trovata a dover fronteggiare l’assenza delle tre stelle che avevano illuminato il cast: Giorgio Albertazzi, Teo Teocoli e Katherine Kelly Lang. Se i primi due sono stati sostituiti in malo mado (credevano davvero che la risibile polemica su Tony Colombo avrebbe reso spasmodica l’attesa per un neo melodico?), la diva di Beautiful è stata relegata in un angolino. E guai a interpellarla in puntata sulle dichiarazioni shockfatte sui social; meglio far finta di niente e procedere con la tanto cara scaletta, ossessione di chi sta dietro le quinte.

Intendiamoci, non vogliamo che Ballando si trasformi nell’Amici prima maniera, ma sarebbe opportuno che l’agonismo dei partecipanti prendesse forma, che il pubblico si appassioni ai concorrenti anche attraverso le battaglie portate avanti nei confronti della giuria, che si spezzi la routine con una discussione a più voci e che a dettare il tempo siano suspence e pathos (elementi quasi assenti). E invece no, a Ballando la polemica viene stoppata sul nascere anche quando potrebbe giovare alle dinamiche dello show.

Anche sul fronte della gara, sarebbe apprezzabile uno sforzo autorale maggiore per rendere più incalzante il ritmo (appesantito anche dagli orpelli nelle presentazioni) e spiazzare realmente concorrenti e pubblico. Le stesse discutibili votazioni, imperdonabili in una competizione agonistica, televisivamente potrebbero rappresentare un punto di forza per smuovere le acque.

Sorvoliamo, invece – in quanto elemento secondario – sugli rvm realizzati in maniera quasi dilettantesca. Pretestuose, invece, le polemiche, alimentate in rete, sulla durata eccessiva che paradossalmente proprio in virtù del meccanismo ripetitivo non aiuta. Certo, fa riflettere  che in quattro ore il rito dell’eliminazione, fine ultimo di ogni puntata, puntualmente debba ridursi a pochi minuti in cui quello che conta è che “mi dispiace, devo andare di fretta, non c’è più tempo“.

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25 Commenti dei lettori »

1. Giano ha scritto:

6 novembre 2014 alle 17:28

Complimenti Mattia, analisi perfetta. Condivido in toto. Spero che qualcuno legga quanto hai scritto e faccia le dovute riflessioni.



2. Feel ha scritto:

6 novembre 2014 alle 17:43

Certo Mattia, condivido anch’io in toto tutto cio’ che hai scritto, non dimentichiamoci pero’ che la polemica in questo show televisivo non appartiene allo stile garbato e professionale della conduttrice che se forzato risulterebbe stonato. E poi, oltre a cio’ che ha scritto in maniera ineccepibile, aggiungerei che urge assolutamente una modifica o integrazione, anche in corsa, sugli elementi della giuria che ormai hanno fatto il loro tempo e spesso non sono di impatto sul pubblico, smith a parte.



3. Mattia Buonocore ha scritto:

6 novembre 2014 alle 18:16

@Feel infatti la polemica deve essere comunque funzionale alla gara e non viceversa.



4. Marco89 ha scritto:

6 novembre 2014 alle 18:26

Credo che tu Mattia abbia fatto un’analisi concisa ma efficace sulle varie problematiche. Mi sento solo di fare due appunti: Albertazzi e Teocoli non avrebbero fatto la differenza nelle dinamiche del cast, il grande nome non sempre serve in un reality. Gli ascolti non sono certo scesi per le loro defezioni o per l’eliminazone della Lang. Seconda cosa, se l’anno scorso non si fosse presentato il problema Oxa, si sarebbe corso il rischio di finire come quest’anno, un espediente non risolve un problema.
Molto semplicemente serve una rispolverata in tutto: giuria, meccanismo e tutto il resto compresa la band, i balli e tutto il contorno. Serve una maggiore modernita`, e trovare i nomi giusti perche` il cast di quest’anno, e lo ribadisco, e` deboluccio.
Mai come quest’anno ho letto e sentito di critiche feroci verso il programma. Hanno stancato. Tralasciamo poi sulla Carlucci che da sempre manca di naturalezza e spontaneita` e che da anni sta in piedi grazie alla forza del format. Abbiamo visto infatti oltre a Ballando quanti insuccessi e` riuscita a collezionare negli ultimi anni.



5. Mattia Buonocore ha scritto:

6 novembre 2014 alle 18:39

@Marco89 invece secondo me il cast era forte (e questo è un punto a favore di Milly e della produzione) e lo dimostra il botto dell’esordio. In un reality la stella serve all’inizio ma poi può diventare quasi inutile, in un celebrity talent come Ballando è essenziale all’inizio come alla fine. Per semplificare: uno spettatore che solitamente guarda Canale 5 se vede Katherine Kelly Lang o Albertazzi ballare si sofferma almeno per quei 10 minuti (e poi magari si lascia pure coinvolgere dal resto), ma se vede Tony Colombo cambia canale. Il personaggio poi ti appassiona, ti coinvolge, se è forte. Per la rispolverata sono d’accordo, la Carlucci è vero non appare spontanea ma non la ritengo un anello debole. Il suo rigore è servito al programma e per una tv pubblica è perfetta.



6. Federico ha scritto:

6 novembre 2014 alle 18:50

WOW…… IO VI HO PROPOSTO UN ARTICOLO PER FAR PARTE DEL GRUPPO DAVIDEMAGGIO.IT UGUALE A QUESTO….
NON SONO STATO SCELTO MA VEDO CHE L’IDEA VI È PIACIUTA….. COMPLIMENTI!!



7. Marco89 ha scritto:

6 novembre 2014 alle 19:02

Può darsi Mattia, è questione di punti di vista. Tuttavia anche la prima puntata in valori assoluti non ha ottenuto un numerone, di sicuro come esordio è stato più che buono considerando soprattutto il fatto che ha battuto la concorrenza.
Hai ragione quando dici che in un celebrity talent la stella conta e sono d’accordo sul tipo di discorso, ma fatta eccezione per la Lang che è popolarissima, siamo sicuri che il telespettatore tipo di Ballando si soffermi di fronte ai balli di Albertazzi e Teocoli? Io nutro dei dubbi, sicuramente sono nomi di spicco, di livello, popolari e con una carriera alle spalle, ma io penso non abbiano attirato particolare interesse. Ovviamente è un parere personale. Di base sta il fatto che il meccanismo, la giuria e quanto sopra citato va cambiato, poi il discorso cast può diventare secondario in un momento come questo dove ad aver stufato è il programma in tronco con l’eccessiva dose di buonismo con cui ogni anno viene condito.



8. jaki82 ha scritto:

6 novembre 2014 alle 19:38

E’ troppo fredda la Carlucci, che sembra un generale: visto che è un programma di ballo dovrebbero intanto iniziare il programma con una sigla scatenata ballata dalla Carlucci, da Belli e dai ballerini del cast. Poi eliminare Mayer, mettere in giuria Cuccarini e Parisi al posto di Zazzaroni e Canino, togliere gli rvm, fare coreografie che durino di più, eliminare il tesoretto dell’ospite vip (che ribalta in modo esagerato la classifica e mette ai primi posti uno che non se lo merita), cambiare la scenografia e la disposizione . Sono a volte agghiaccianti gli accostamenti tra tipo di ballo e accompagnamento dell’orchestra. E mi fermo qui…



9. Emy ha scritto:

6 novembre 2014 alle 19:40

Analisi altamente condivisibile.
Aggiungo che il virare verso il super nazionalpopolare,per rosicchiare qualche telespettatore alla concorrenza,arruolando Colombo e D’Alessio come ballerino per una notte,la scorsa puntata,non credo si sia rilevata una mossa vincente!Credo anzi sia stato controproducente,perché si tratta di personaggi totalmente distanti da quelli abituali del programma e anche lontani dai gusti del pubblico medio di Ballando.

Francamente passare da Albertazzi a Colombo è veramente più che un azzardo!
Non dico che avrebbero dovuto chiamare Dario Fo,ma provare con un Pippo Baudo o Renzo Arbore,perché no?



10. antoniovarese ha scritto:

6 novembre 2014 alle 20:16

Secondo me il problema numero uno è la giuria vecchia e noiosa sa di naftalina ricordo quando c’era Amanda Lear le risate



11. Feel ha scritto:

6 novembre 2014 alle 20:24

Marco 89, posso essere d’accordo con te sul fatto che la Carlucci appaia agli occhi dei più povo empatica e spontanea, non lo sono però sul fatto che negli anni abbia confezionato insuccessi. Oltre al suo orticello sicuro(ballando), ha sperimentato nuovi format che d’accordo, non saranno stati dei successi ma quanto meno ci ha provato, al contrario di altri conduttori o conduttrici che da anni svolgono sempre lo stesso compitino forti del successo del format. Credo che la carlucci debba affidarsi solamente ad autori nuovi, con idee moderne e capaci di dare un’immagine al programma più fresco. E per finire, dico anche che siamo solamente a metà percorso, i giochi sono ancora aperti e la Carlucci sembra essere combattiva allo stesso modo del team De Filippi… Che vinca il migliore.



12. Davide Maggio ha scritto:

6 novembre 2014 alle 21:38

Caro Federico, dopo il tuo commento ho controllato personalmente la tua candidatura che non era ancora stata passata al vaglio. Onde evitare fraintendimenti, se mi autorizzi, pubblicherei integralmente qui nei commenti il tuo articolo. Così magari i lettori possono fare un confronto e possono anche farsi un’idea di come scrivi.



13. R1001 ha scritto:

6 novembre 2014 alle 22:48

@davide maggio
La frase “… e possono farsi un’idea di come scrivi” la dice lunga sull’opinione che hai di Federico…
Dai non prendertela, so’ ragazzi!!!!
😁😁😁😁



14. Micke ha scritto:

6 novembre 2014 alle 22:54

Io al sabato sera guardo allo stesso tempo la versione francese e quella italiana e posso dire che non c’è proprio paragone. L’italiana è noiosa, ripetitiva, moscia e soporifera. Sta band dal vivo non si puo’ sentire, la giuria non ha mordente e gli rvm sono di una palla inaudita. Quella francese nonostante abbia un cast di personaggi quasi sconosciuti (questa è stata la grande polemica in francia), fa ascolti alti (25% con più di 5 milioni di spettatori) e rende la visione molto più scorrevole. Non c’è la band e quasi è più spassoso guardare i commenti della giuria che le esibizioni. Per non parlare degli ospiti. Da milly carlucci gigi d’alessio e su tf1 Sia!



15. Groove ha scritto:

6 novembre 2014 alle 23:38

il problema di Ballando? Troppo vecchio, ma vecchio dentro non fuori, il fatto che abbia 10 anni di vita non è un ostacolo invalicabile, una volta scherzando ho detto che probabilmente dopo il successo di Ballando alla prima puntata lo avrebbero proposto per i prossimi 20 anni, ma non era una critica al format in sè, più che altro a come la Rai lo propina al pubblico, per me è barbosissimo, roba che ti fa sbadigliare al sol vedere la scenografia, uguale fin da sempre, Ballando sa proprio di muffa, per questo ha bisogno di bel restyling, dovrebbe prendere esempio da altri programmi come Amici ad esempio, sempre al passo con i tempi. Probabilmente se Ballando seguisse la scia di Strictly Come Dancing, il format originale sarebbe più piacevole da seguire per il pubblico, il cast poteva anche andar bene, non era un cast da buttare, anzi al contrario di altri penso fosse forte, accontentava un pò tutti, ma chiaramente non lo hanno saputo usare nel modo giusto. Onestamente devo dire che Ballando non mi ha mai interessato, però vedendo dal web come è la versione americana credo che persino chi di solito non lo segue se lo modernizzassero un occhio ce lo butterebbe, però non è così, peggio per la Rai allora, che evidentemente non vuole adeguarsi ai tempi e preferisce rimanere ferma all’età della pietra.



16. liberopensiero ha scritto:

7 novembre 2014 alle 03:00

Niente da aggiungere analisi efficace ed equilibrata, complimenti veramente Mattia, è un piacere leggere le Tue recensioni. Su quanto sia impostata la Carlucci, abbiamo già detto, oggi l’ho vista di sfuggita alla Vid, portava una treccia palesemente finta, ecco anche il look non l’aiuto nell’essere più spontanea. Credo che anche la conduzione rigida e formale, seppur funzionale allo show nelle prime edizioni, ormai contribuisce all’idea di immobilismo e mi sia consentito di noia. Occorrebbe possedere anche doti da performer che la Carlucci, ottima presentatrice delle serate di gala e grandi eventi non ha mai avuto, è uno dei suoi limiti. Secondo me invece il cast dei concorrenti non era male, andrebbero rivisti conduzione e giuria. E soprattutto via Paolo Belli.



17. liberopensiero ha scritto:

7 novembre 2014 alle 03:05

*non l’aiuta nell’essere più spontanea.



18. rien ha scritto:

7 novembre 2014 alle 12:48

Un po’ di storia riguardo al curriculum della Carlucci, tralasciando gli ascolti record di oltre il 40% di Ballando con le stelle e Notti sul ghiacco (26% prima serie e 23% di share seconda edizione), le sei edizioni in coconduzione di Scommettiamo che, e le tre edizioni di Luna Park:
“La Casa dei sogni” nel 1999 regge la sfida con Montalbano su rai due, e vince a giugno inoltrato dopo 10/11 puntate contro Fiorello e il suo festivalbar.
“Dove ti porta il cuore” 2001 batte alla seconda puntata Paperissima programma che allora era imbattibile.
“Una giornata particolare” 2004 da quattro puntate diventano cinque, dopo aver retto il confronto con la fiction record dell’anno (di allora) Elisa Di Rivombrosa prima serie.
“Bellezze al bagno” nel 1989, programma dell’estate di canale 5 batte la concorrenza tutte le puntate, la Carlucci rifiuterà la seconda edizione per poi tornare in Rai da cui ripartirà la sua carriera dopo il passo falso di Evviva nel 1988 che con Uomo e Gentiluomo del 2008 sono gli unici due programmi di Milly che hanno avuto una chiusura anticipata.
Colonna della Rai, e antesignana della conduzione in solitaria, debutto a metà degli anni 70 in cui imperavano le vallette, debutta come inviata nel programma di Arbore per poi subito passare alla conduzione di Giochi senza Frontiere, promozione avvenuta sul campo per gli ascolti, per diverse edizioni, per poi debuttare come show girl (degni di nota i balletti dei primi anni 80), passando per Crazy Bus, Il Sistemone, Risatissima su canale 5 etc…Oltre alle serate in cui si è dimostrata fuoriclasse.



19. Feel ha scritto:

7 novembre 2014 alle 12:58

Davide Maggio, prendi nota delle ottime analisi di Rien per arruolarlo come blogger del tuo sito; le sue analisi, come del resto quelle di Mattia Buonocore, sono inccepibile, oggettive e non faziose. Anch’io non amo chi in questo sito denigra a priori una conduttrice di tutto rispetto come la Carlucci solo perche’ non ha quell’atteggiamento caciarone ed ipocrita nei confronti del pubblico…E’ vero, posso essere d’accordo che lo stile della stessa non sia amato molto amato dai giovani, ma le va dato il merito di fare una tv educata, non gridata ed elegante…Oltretutto sono convinto che sabato prossimo , anche grazie all’ospite personaggio di Violetta, la Carlucci non si fara’ schiacciare facilmente dalla concorrenza.



20. CIAK ha scritto:

7 novembre 2014 alle 14:11

PER ME LA CARlUCCI è una Signora…
il programma sarà anche sceso… ma io, pur non amandolo, lo trovo ben pensato, scritto, condotto e realizzato.
Si ..la DEFILIPPICA… deve pagare i diritti non alle tv straniere per il format in uso, bensì alla moglie/compagna di CORRADO…PERCHè NON HANNO FATTO ALTRO CHE RIVISITARE LA “Corrida” e lo vendono come “format” acquistato all’estero…. un bel tapiro!



21. MisterGrr ha scritto:

7 novembre 2014 alle 18:00

Io direi a milly di mettere una parrucca diversa, per me salgono gli ascolti



22. Violadelpensiero ha scritto:

8 novembre 2014 alle 10:27

Secondo me invece non servono teatrini come quello dell’anno scorso con la Oxa per risollevare le sorti del programma.
Basterebbe solo una bella svecchiata a tutto, a partire ovviamente dai conduttori, ormai dopo un decennio pronti per l’imbalsamazione.
Un linguaggio più dinamico e meccanismi più snelli favorirebbero la gara e l’attenzione del pubblico a casa, stanco ogni santo sabato di sorbirsi ore e ore di diretta televisiva in cui tutto è prevedibile e scontato, a partire dalle pseudo polemiche create ad arte.
E poi magari evitare colpi di genio come Joe Maska, che neanche nelle tv private della Kamchatca si vedono personaggi del genere.



23. KIKKA ha scritto:

9 novembre 2014 alle 16:55

Concordo con l’analisi di Mattia e pure con la soluzione proposta da JAKI82: mi riesce difficile digerire come nonostante pubblico e critica si siano grossomodo d’accordo a Ballando non si muova foglia, boh?!O_o

Anch’io ho avuto modo di seguire in rete qualcosa delle versioni estere e direi che a parte tutto sono più VELOCI (ritmo più figlio di MTV che altro), e generalmente proprio più bravi come concorrenti, il che non guasta (poi non mi pare che là ci siano novantenni danzerini oltretutto, e comunque in teoria se li chiamano solo per fare bella presenza forti del nome io li terrei a bordo campo a poetare ma fuori dalla gara, ovvio no?!).

Anch’io rimpiango personaggi stile Amanda Lear, non reggo più le solite facce, le fintissime logorroiche prefazioni video ad ogni (troppo breve) esibizione, peccato perché anche con poco si potrebbe rivitalizzare il tutto.

Infine certo che la Carlucci presenta seria come se fosse alle gare olimpiche (ovviamente completamente fuori luogo visto il giro di rai1…), mentre perfino Conti avrebbe potuto risollevarci un po’ gli animi…Aggiungete anche i davvero improbabili BALLERINI X 1 NOTTE e il gioco è (dis)fatto! Ciao ;-)



24. Max 26 ha scritto:

10 novembre 2014 alle 09:38

Sì son d’accordo, la Carlucci è una professionista e questo non è in discussione; ma viene da 3 flop (uomo e gentiluomo, 24mila voci e altrimenti ci arrabbiamo, programmi che dir che sono andati male è poco). Deve capire che i programmi vivono nel loro tempo di realizzazione; prendete la De Filippi, per mantenere buoni ascolti ad Amici lo ha trasformato in uno show, ma in questo modo seppur perdendo un pò di talent, il pubblico non è scappato in massa e non le ha fatto andare gli ascolti al 15%, e stiamo parlando di 13 anni di programmazione. Bisogna plasmare i programmi in base a quello che è il tempo attuale; alla Carlucci viene detto tutti gli anni che deve svecchiare il meccanismo, eppure non lo fa; è un pò di coccio, non ci sono altre spiegazioni.



25. ester ha scritto:

13 novembre 2014 alle 15:54

non amo molto la TV italiana, ma concordo con l’autore di questo articolo



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