Il legame tra l’Italia e l’Eurovision Song Contest si fa sempre più forte. Dopo essere tornati in gara nel 2011 nella competizione “senior”, per il nostro Paese è arrivato finalmente il momento di mettersi in gioco anche nella meno conosciuta versione junior della storica manifestazione musicale. Dal 2003 la UER – Unione Europea di Radiodiffusione ha creato lo Junior Eurovision Song Contest, un concorso canoro che si svolge in maniera analoga all’ESC, ma che vede in gara esclusivamente bambini e ragazzi con un età compresa tra i 10 e i 15 anni (fino al 2006 il range d’età partiva dagli 8 anni).
Alla finale del JESC 2014, che si terrà il prossimo 15 novembre a Malta, l’Italia sarà rappresentata dal tredicenne Vincenzo Cantiello, volto noto per il pubblico televisivo italiano amante del connubio bambini e musica. Vincenzo è stato, infatti, uno dei concorrenti dell’ultima edizione di Ti lascio una Canzone, lo show musicale di Rai1 condotto da Antonella Clerici. A dare notizia del debutto italiano allo Junior Eurovision Song Contest, sulle pagine di Sorrisi.com, è Leonardo De Amicis, storico maestro di Ti Lascio una Canzone, ma soprattutto direttore artistico dello JESC. Il maestro non esclude che la stessa Clerici possa essere in qualche modo coinvolta nell’evento, che sarà trasmesso con buona probabilità in diretta su RaiGulp.
Non è la prima volta che Ti lascio una Canzone ha a che fare con la manifestazione. La repubblica di San Marino lo scorso anno si presentò con Michele Perniola, vincitore della sesta edizione del baby talent. E sempre nella passata edizione, fu Malta a portarsi a casa la vittoria, grazie a Gaia Cauchi, in gara a Tluc nella quinta edizione. Per bissare il successo i campioni in carica hanno deciso di puntare anche quest’anno sui concorrenti dello show Rai, facendosi rappresentare da Federica Falzon, vincitrice (in coppia con Vincenzo Carnì) dell’ultima edizione di Ti lascio una Canzone.
Junior Eurovision Song Contest – Regolamento
Le canzoni in gara allo Jesc devono durare tra i 2,45 e i 3 minuti (fino al 2003 il limite massimo era di 2,45 minuti), essere inedite ed interpretate in una delle lingue ufficiali del proprio paese. Sono ammesse solo piccole strofe o versi in lingua diversa. La nazione vincitrice non ha l’obbligo di ospitare l’edizione successiva, ed è consentita la trasmissione in differita dell’evento. Alla finale della dodicesima edizione prenderanno parte 14 Paesi.
1. Bozzy ha scritto:
12 settembre 2014 alle 12:31