Che sia arrivato il momento per Luca Jurman di togliersi qualche sassolino dalla scarpa? L’ex giudice di Amici, in occasione dell’uscita del suo libro Vocal Classes – L’evoluzione del canto, ha rilasciato una intervista a Setweb dove racconta il suo modo di vedere i talent show. Nelle dichiarazioni nessun riferimento esplicito alla trasmissione che lo ha ospitato per un paio di edizioni, ma tra le righe sembra di leggere le ragioni che lo hanno spinto a dire addio al programma di Maria De Filippi:
I talent show dovrebbero riconoscere, crescere e far maturare il talento - ha spiegato Luca Jurman che prosegue - Gli aspetti puramente commerciali dovrebbero restare fuori. Un pò come succedeva prima con le radio che erano i veri talent. C’era una corsa frenetica a chi scopriva prima un artista, un gruppo, un genere. Solo per il gusto di essere pionieri. Oggi c’è commercializzazione in tutto, le classifiche controllate dalle società di vendita, il controllo sui brani da pubblicizzare. Questi nuovi contenitori musicali dovrebbero limitarsi a far conoscere, apprezzare nuove voci, non a fare contratti. Sai cosa manca? Si ascolta poco il pubblico, pochissimo i ragazzi che oggi grazie ad internet scelgono da soli le proprie mode e tendenze. Invece ci sono ancora molti che pensano solo a come condizionare il pubblico.
Insomma pare di capire che per l’ex vocal coach di Marco Carta i talent siano da considerarsi, come detto da più parti e in più occasioni, dei “talenti a tempo“, che hanno successo sin quando possono godere dell’eco mediatica dei programmi a cui prendono parte. Un modo come un altro per far audience e sfruttarli commercialmente fintantochè il talent è in onda. A questo punto, però, una questione è lecito porsela:
Jurman, se non avesse partecipato ad Amici, avrebbe lo stesso pubblicato un libro, aumentato i propri concerti in giro per l’Italia e “sfornato” due dischi nel giro di pochi anni?
1. Vale100 ha scritto:
26 luglio 2010 alle 19:14