Ci sono personaggi che o si amano o si odiano, non lasciano spazio a misure comode e intermedie. Sono quei personaggi portatori di una personalità netta o di una storia scomoda, che nel bene e nel male dividono l’opinione pubblica e raramente lasciano indifferenti. Gigi D’Alessio ed Anna Tatangelo, protagonisti ieri sera su Canale 5 di Questi siamo noi, sono esattamente questo tipo di personaggi.
Questi siamo noi: il vero spettacolo inizia a metà serata
Il loro show non sarà piaciuto a chi non ama questa coppia che vive di musica e di gossip, per anni al centro di un turbinio mediatico che da poco sembrava essersi fermato. Sarà piaciuto moltissimo, invece, ai loro numerosissimi fans, che hanno invaso lo studio di Cologno Monzese per celebrare i loro beniamini, considerati quasi membri di famiglia, complice l’intensa e quotidiana attività che tra una canzone e l’altra i due si concedono sui social network.
La sensazione di auto celebrazione è stata prepotente nella prima parte della serata, del resto normale come in qualsiasi one man show. Proprio un one man show, infatti, è sembrato essere lo spettacolo, visto il differente peso avuto dai due protagonisti: Gigi D’Alessio ha offerto al pubblico gran parte del suo vasto repertorio non abbandonando quasi mai il palco, mentre la Tatangelo ha proposto i suoi pezzi tutti in una volta sparendo anche per lunghi archi temporali. Quantomeno, però, ha anche un po’ ballato dimostrando che l’esperienza con Milly Carlucci dello scorso anno non è andata sprecata. Un dislivello scenico dovuto comunque all’esperienza su un palco del genere, che D’Alessio difatti ha saputo ben gestire mentre la sua compagna ne ha pagato in vari momenti l’emozione. Il che, però, l’ha resa molto più semplice e vera di quello che la sua immagine lascia intendere.
L’arrivo dei grandi ospiti quali Roberto Vecchioni, i Modà, Alessandra Amoroso ed Enzo Avitabile ha invece allargato lo spettacolo, quasi aprendo una finestra sul mondo esterno dall’angolo d’alessiano fino ad allora leader incontrastato del palco. Gli ospiti hanno offerto emozioni, presentato anche brani diversi dal solito repertorio e vivacizzato una scaletta che altrimenti rischiava di appiattirsi.
Non male la presenza dei due comici a bordo campo, Biagio Izzo e Pucci, che hanno commentato i vari siparietti guardandoli dall’esterno e contribuendo a spezzare il clima ovattato, mentre l’arrivo di Paolo Bonolis ha avuto più il sapore del favore ricambiato alla massiccia presenza di Gigi nei suoi programmi, che altro. (E se ci aggiungiamo l’infelice battuta su Schettino e la sua attrazione fatale per lo scoglio, l’intera performance si rivela evitabile.)
Nel complesso un programma televisivo giusto per una certa nicchia di telespettatori ma pieno di potenzialità solo in parte sfruttate.
1. carlo ha scritto:
26 novembre 2013 alle 11:14