Eclettico, poliedrico, istrionico, “equamente diviso” tra la TV commerciale e quella di Stato, ha firmato quest’estate un contratto che lo vedrà, per i prossimi due anni, impegnato in esclusiva sulle reti del Biscione. Un biennio che arriva dopo una gloriosa edizione del Festival di Sanremo e che debutterà questa sera con la premiere della terza edizione di Chi ha incastrato Peter Pan, show nato oltre 10 anni fa su Canale5 e pronto a tornare in video con la complicità di Luca Laurenti, sua dolce metà catodica. Dopo la riproposizione di alcuni show cult della sua carriera, che domineranno la prima parte del biennio (a gennaio ripartirà Il Senso della Vita e in primavera Ciao Darwin), è pronto a dedicarsi alla sperimentazione e alle novità a partire dalla prossima stagione tv. Annunciato da un promo con una guest star d’eccezione, la figlia Adele, Paolo Bonolis ha scelto DavideMaggio.it per rilasciare un’intervista in cui si racconta e ci racconta i prossimi impegni professionali. Tutto questo, in esclusiva per il web. Ecco la prima parte dell’intervista.
Vorrei iniziare quest’intervista prendendola alla larga ed iniziando dai promo di Chi ha incastrato Peter Pan. Ci tengo a comunicarti che siamo tutti pazzi per Adele.
[Ride, ndDM] Ne sono felicissimo ed è una cosa che mi fa sorridere. E’ nato tutto per caso quest’estate, quando, come capita nelle migliori famiglie, giravamo alcuni filmati durante le vacanze. All’inizio eravamo titubanti e poi ci siamo detti… perchè no!
Credevo che non ti facesse piacere render pubblico che fosse tua figlia Adele la protagonista degli spot.
Fino a quando si ride, va tutto benissimo.
La piccola di casa Bonolis ha già velleità artistiche?
E come faccio a dirtelo, ha solo due anni.
Allora, visto che stavo per chiederti se avesse preso più dal papà (lato artistico) o più dalla mamma (la bellezza), mi sa che la domanda è superflua…
… ha preso tutto dalla mamma. A meno che non le cresca un bel naso nei prossimi mesi.
Di chi è la voce fuori campo?
Di Roberto Cenci.
La rivedremo questa sera?
Si, ci sarà. Entrerà, camminerà per lo studio e… uscirà di scena. Niente di più. Pensa che aveva anche paura a camminare sul palco perchè, in quanto laminato, le sembrava di cadere.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova edizione di Chi ha incastrato Peter Pan?
E’ un programma piccolo. E’ un programma che vuol essere gentile, divertente ma e’ un micromondo e non puo’ essere altro.
In che senso?
Non è un grande varietà, non accadono cose incredibili, tutt’altro. Accadono cose normale attraverso un veicolo, quello dei bambini, bambini normali, sul quale non siamo abituati a viaggiare.
Perchè parli di piccolo programma? E’ un volersi cautelare in attesa del verdetto di domattina alle 10?
E’ ovvio che se uno si aspetta gli ascolti di Sanremo, posso già annunciare che il programma sarà un flop. E’ un programma nel quale gli argomenti che puoi trattare sono più piccoli del consueto. E’ un programma nel quale non c’è la ridondanza del grande palcoscenico, del grande varietà. E’ qualcosa di abbracciato, di familiare, di piccino. Ma onesto e gentile. Poi, tra l’altro, questa è una puntata che parte all’insegna dell’anticipazione; una prima puntata un po’ confusa. E’ come se la macchina fosse partita e noi gli stessimo correndo appresso per salirci a bordo. Saremmo dovuti partire tra 15 giorni. Comunque pace, non è che ogni volta uno debba uscire meravigliosamente imbellettato.
Vuoi dire che sarà un prima puntata un po’ incompleta?
Ci sarà un po’ di confusione. Mancano due o tre cose che volevamo mettere in questa nuova edizione. Diciamo che sarà una prima puntata un po’ elementare.
Puoi contare nientemeno che sulla presenza di Josè Mourihno…
Si, sono affascinato dall’idea che ci sia Mourinho anche se devo dirti che, vedendolo, ti accorgerai che è the light side of the moon. Questa sera ci sarà la parte ”luminosa” di Mourihno. Un altro Mourinho, dolcissimo con i bambini.
Ma sarà in studio?
No, purtroppo è stato impossibile. Abbiamo registrato alcuni giorni fa ad Appiano Gentile. Ma la cosa bella è l’InterCampus.
Dicono, infatti, che tu abbia tenuto molto alla presenza di Mourihno per poter parlare anche di InterCampus. Di cosa di tratta?
Se n’è parlato troppo poco. E’ una cosa priva di lucro realizzata dalla Società Sportiva Inter, in 19 paesi, grazie alla quale alcuni bambini vengono manlevati dalla fame, dall’assenza di istruzione, dall’assenza di una casa e se ne fanno carico loro. Se ne fanno carico loro, li tengono con sè, li fanno giocare a pallone, li istruiscono, li nutrono e quest’anno, per la prima volta, i 19 paesi si sono riuniti a Coverciano per fare il Mundialito dell’InterCampus. Una cosa bellissima è che Isreaele e Palestina giocheranno insieme.
Vedremo qualcosa?
Certo, l’abbiamo fatto apposta. Ti dirò di più, per come vedo io la vita, credo sia il momento più bello della puntata. Dovremmo renderci conto, guardando giocare insieme un bambino Israeliano con uno Palestinese, quanto siamo stronzi. I bambini nascondo intonsi e noi iniettiamo loro veleni di tutti i tipi affinchè la loro vita diventi acida e difficile.
Passiamo a cose più materiali. Quanto pensi che possa incidere sugli ascolti il fatto che da oggi 2.400.ooo italiani sono diventati “all digital”?
Non ne ho la più pallida idea. Sono cose su cui dovrei apprendere maggiori dati per poterti dare un pensiero mio. Io tendo a provare a fare bene il prodotto. Poi, per quante persone è accessibile non te lo so dire. Quanto possa fare non lo so. Cosa significhi fare tanto o fare poco è un concetto molto relativo.
Dacci tre motivi per guardare tra poco Chi ha incastrato Peter Pan.
Il primo motivo per guardare Chi ha incastrato Peter Pan è che non c’avete niente di meglio da fare. Il secondo motivo: la signora o il signore con il quale siete avvinti non è in serata di grazia.
E il terzo?
Il terzo motivo è che, tutto sommato, ci si potrebbe anche divertire.
La seconda parte dell’intervista verrà pubblicata domani.
1. giulia ha scritto:
7 ottobre 2009 alle 14:47