Cristina Parodi condurrà Pomeriggio 5. Si, no, forse.
Dopo la pacata decisione dei vertici Mediaset di non affidare a Barbara D’urso anche la striscia pomeridiana del contenitore mattiniero portato al successo con Claudio Brachino durante la scorsa stagione televisiva, oggi il nome della telegiornalista di Alessandria è il più accreditato per la conduzione dell’ennesimo esperimento voluto dal Biscione. Un progetto tutt’altro che facile che mirerebbe a restituire a Canale5 la leadership negli ascolti anche in quella fascia oraria in cui, da diversi anni, latita. Fatta eccezione al sabato con Verissimo ed alla domenica con qualche segmento fortunato di Buona Domenica, nel corso dei cinque giorni feriali, terminato il carrozzone delle trasmissioni di Maria De Filippi, è regolarmente buio pesto fino all’avvio del quiz del preserale.
Una fetta di palinsesto troppo importante per non intraprendere tempestivi rimedi, soprattutto in riferimento all’acquisizione di nuovi inserzionisti pubblicitari, ultimamente diffidenti negli investimenti. E l’arrivo di Lamberto Sposini alla guida de La vita in diretta non avrebbe potuto che peggiorare ulteriormente la situazione. Almeno fino alla scelta della Parodi che, a distanza di circa tre anni, si riproporrebbe al pubblico in vesti a lei congeniali. Un ruolo premiato da ascolti e critica ed inaspettatamente interrotto dopo dieci anni, alla ripresa della stagione del 2005, dall’allora neodirettore del Tg5 Carlo Rossella che le preferì il fallimentare tandem composto da Benedetta Corbi e Giuseppe Brindisi.
Unico cavillo nella vicenda?
Un lungo “braccio di ferro” su più fronti, che sembra esserci da qualche giorno, tra il direttore del Tg5 Clemente J. Mimun, il direttivo di Videonews e la stessa Cristina più che mai convinta a richiedere, ed ottenere, insindacabili garanzie da entrambi. Innanzitutto, in caso di firma del contratto col nuovo contenitore, il suo posto all’edizione del Tg5 non dovrà subire alcuno scossone. Ipotesi pressoché inconciliabile, considerando che gli orari di messa in onda di “Pomeriggio 5” andrebbero a coprire quelli delle riunioni di redazione per la preparazione del telegiornale delle 20. Rituali quotidiani verso i quali Mimun è irremovibile. Se a ciò si aggiunge che da alcuni mesi una bionda conduttrice, tanto gradita e protetta dalla scuderia di Clemente, preme per una promozione al serale, è facile ipotizzare che Cristina non stia dando nulla per scontato. D’altro canto Pomeriggio 5, in qualità di unica padrona di casa, potrebbe finalmente restituire alla moglie di Giorgio Gori quello status che negli ultimi tempi le è venuto a mancare, quello di conduttrice non prettamente giornalistica. Ma si sa ciò che si lascia e raramente quel che si trova. E, considerando che la Magnolia opera (ed è influente) maggiormente in RAI e che molti vecchi padrini di Cristina non sono più nelle grazie del Biscione, un’apparente meritata promozione potrebbe addirittura trasformarsi in una battuta d’arresto professionale non da poco. Una affermazione a 360 gradi o una gabbia dorata? Un’eventuale retrocessione, certo, non dispiacerebbe a tanti suoi colleghi. Intanto, mancano poche ore alla firma del contratto ma i vertici Mediaset hanno già preso la loro decisione. Il calcio d’inizio, però, spetta solo alla Parodi.
1. Ruben ha scritto:
30 giugno 2008 alle 19:01