15
novembre

AMARCORD: CHE FINE HA FATTO RINO GAETANO?

Rino Gaetano @ Davide Maggio .it

Che fine ha fatto Rino Gaetano, cita il titolo di questo post. Una provocazione e non di certo l’intezione di raccontare l’ovvio. Un modo come un altro per chiederci che fine ha fatto il cantautore all’interno di una fiction, che almeno nelle premesse avrebbe dovuto essere dedicata a lui?La fiction in questione, andata in onda l’11 e il 12 novembre, ottenendo tra l’altro ottimi risultati si intitolava “Rino Gaetano” ma lui dov’era?

A chiederserlo non sono solo i fan del cantante, la sorella Anna (che nella fiction non compare) e in generale chi ha potuto vivere la sua ascesa di persona, per semplici questioni anagrafiche. A chiederselo, sono anche i suoi detrattori, benchè oggi  come oggi sia davvero difficile trovarne vuoi per moda, vuoi per via del suo straordinario talento.

Nulla da dire riguardo la straordinaria interpretazione di Claudio Santamaria. Molto da dire invece, sul personaggio che l’attore interpretava, che in qualche modo si avvicinava a raccontare la “sagoma” del cantante Rino Gaetano ma non di certo la persona o la sua anima.

E soprattutto la vita. Una vita che non è stata di certo caratterizzata da un rapporto tanto difficile con il padre, come invece la fiction racconta. E’ vero, sì, che il padre ha lungamente osteggiato le attività artistiche di Rino ma non in maniera tanto bieca e meschina. E del resto non sarebbe potuta andare diversamente. Il padre del cantautore era un uomo che aveva fatto la guerra e che per il figlio non sognava altro che il posto fisso. Rino invece aveva ben altro per la testa. Un normale scontro generazionale, nulla di più.

E ancora, probabilmente Rino, era un donnaiolo ma di certo non avrebbe mai liquidato la questione tradimento con frasi cariche di stereotipi e prive di senso, come invece fa il protagonista della fiction rivolgendosi alla fidanzata Irene РKasia Smutniak.. Perch̬ Rino era tutto, fuorch̬ banale. Ed anche solo per questa ragione, certi atteggiamenti non potevano che essere lontani da lui.

E non solo raccontando la sua vita privata, che in realtà occupa gran parte della fiction, sono stati commessi errori. Anche la sua discografia è stata letteralmente massacrata e servita su un piatto d’argento al pubblico di Rai Uno. Perchè I Love You Marianna non è nata di certo come una canzone per anarchici dalla canna facile. I Love You Marianna era ed è un canto d’amore, dedicato alla nonna di Rino e alla sua terra.

Una terra, la Calabria, che torna ricorrente nelle canzoni del cantautore e che sempre nella fiction è stata solo accennata e diciamo pure distrutta, dal momento che il padre televisivo si esprimeva in dialetto napoletano e la madre in siciliano. Chissà perchè, visto e considerato che l’attore era straodinariamente legato alla sua terra. Lasciarla, per trasferirsi a Roma con la famiglia, era stato uno dei motivi di dolore più grande per lui. Fatto questo assolutamente fondamentale per capire l’uomo e l’artista che è stato ovviamente ignorato dagli autori della fiction.

Così come sono stati ignorati passaggi artistici fondamentali, il suo esordio con lo pseudonimo di Kammamuri’s, la sua esperienza in teatro con Carmelo Bene ma anche la durissima battaglia ingaggiata contro il Festival di Sanremo, vittima di Gaetano e dei suoi tremendi sberleffi a più riprese.

Inoltre se la prima parte della fiction aveva distorto semplicemente i fatti, la seconda ha completamente distrutto il personaggio, dipingendolo come un essere psicotico, anafettivo, alcolizzato, vittima del suo stesso successo e volendo anche un pò cafone. Nulla di più lontano dalla realtà. Gaetano una villa con piscina, nemmeno si sognava di comprarla, come ha ricordato la sorella e sì beveva ma non di certo in maniera esponenziale.

Perfino la sua morte è stata messa in scena nel peggiore dei modi. Come se lui in qualche maniera l’avesse cercata e senza sottolineare che Rino Gaetano è morto perchè rifiutato da cinque ospedali. E’ morto per omissione di soccorso.

A supportare tutto questo le parole della sorella, giustamente stupita da tanta leggerezza: «La figura di mio fratello è stata molto romanzata. Capisco che è una fiction, ma visto che è la sua storia, pensavo dovesse essere quella vera, e non è così. Io con Rino ci ho vissuto per 31 anni e penso pochi lo conoscessero meglio di me. Ci sono delle cose vere, come il suo essere un donnaiolo, ma non ad esempio, l’alcolismo di nostro padre».

Di diverso parere il regista della fiction Marco Turco secondo il quale un lavoro di semplificazione della storia era assolutamente necessario per rendere al meglio la vita di Rino Gaetano:

 «Anna, Bruno Franceschelli (amico e confidente del cantautore, ndr), fonici, turnisti, Antonello Venditti, che era un suo amico, il giornalista Gino Castaldo. Ognuno aveva un suo ricordo, un suo Rino. Una volta raccolto tutto il materiale ci siamo seduti a tavolino e abbiamo cominciato a scrivere il Rino che era sedimentato in noi. Questa narrazione ha trasgredito in qualche momento la realtà documentaristica ma ha reso l’anima di Rino Gaetano».

Un’anima distorta. Un omaggio, oltraggio che seppur ben interpretato (ad eccezion fatta per la solita Laura Chiatti e l’infiltrata Rosita Celentano) non può essere sufficiente e accettabile perchè non ci restituisce uno dei più grandi, coraggiosi, originali e appassionati artisti italiani. Non ne racconta l’indole, le gesta, l’unicità, perchè di fatto non racconta la sua storia.  Purtroppo.



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1 Commento dei lettori »

1. Ale85 ha scritto:

15 novembre 2007 alle 15:17

Io sono calabrese come il grande Rino, ma perchè la Calabria è stata dimenticata, e in “”Il cielo è sempre più blu”" disse “”Chi vive in calabria…”". Bravi gli autori. Io propongo un idea una nuova rubrica in stile “”Meteore”" con un intervista a un personaggio scomparso dall’‘ etere con domande fatte dai lettori. Davide, ti piacerebbe fare questa rubrica.



2. Marko ha scritto:

15 novembre 2007 alle 15:19

Non l’‘ho seguita ma un amico che la vista mi ha detto che Rino Gaetano è stato rappresentato come un personaggio molto triste….non mi sembra che lui fosse cosÃ.



3. Mike882 ha scritto:

15 novembre 2007 alle 15:44

La fiction, a mio avviso, ha reso bene il personaggio Gaetano-grazie alla interpretazione strepitosa di Santamaria-, seppur con degli eclatanti vizi di forma. Il vero problema è che la musica di Rino Gaetano era pessima, inascoltabile e se non avesse avuto quella tragica fine sarebbe finito nel dimenticatoio. Ovvio, se lo paragoniamo ai vari Tiziano Ferro o Tiromancino, un qualche perchè ce l’‘ha avuto, ma smettiamola con questi osanna postumi che molto sanno di ipocrita. Non mi riferisco a te, Davide -che fai un’‘analisi televisiva accurata del prodotto-, ma a tutti quelli che stanno riscoprendo solo ora questo cantante. Quanto alla sorella, è bene che stia zitta, visto che questa improvvisa riscoperta farà vendere molte copie dei suoi successi e grazie ai diritti d’‘autore ne trarrà sicuro giovamento.



4. Avanguard ha scritto:

15 novembre 2007 alle 16:32

Marko infatti hanno messo in scena un personaggio molto triste, in tutti i sensi e quindi molto lontano dal vero Rino Gaetano.

Mike882 l’‘analisi non è di Davide ma del sottoscritto e ti ringrazio ma dire che la musica di Gaetano sia inascoltabile è veramente un’‘eresia, credimi. Siamo d’‘accordo sul fatto che attualmente i media lo stiano osannando anche per via della fiction, lo siamo meno sul fatto che lui sia entrato nel mito a causa della morte prematura. La sua musica è riflessione, è poesia come lo era quella di De Andrè e fa parte del patrimonio artistico italiano. E al di là degli introiti che percepirà , la sorella ha ragione. E’‘ inaccettabile che si spacci per fiction dedicata a Rino Gaetano, un prodotto tanto impreciso e superficiale. Poi la sua musica può anche non piacerti, ma questo non significa che tutti quelli che la apprezzano (e sono tanti) siano influenzati dal fenomeno mediatico. Infine, anche se fosse finito nel dimenticatoio alcuni suoi pezzi sarebbero comunque rimasti,



5. gwendalyne ha scritto:

15 novembre 2007 alle 17:25

Sottoscrivo parola per parola. Anche se della biografia di Rino Gaetano conoscevo ben poco, ho avuto l’‘impressione che la fiction non abbia reso di certo un bel servizio alla memoria del cantautore, specialmente dopo che ho letto le rimostranze della sorella. È mancata del tutto una ricostruzione della dinamica del suo incidente mortale; stando a quel che si è visto, sarebbe lecito ipotizzare un tipico caso di guida in stato di ebbrezza! Inoltre mi sarei aspettata almeno qualche dettaglio sulla canzone-profezia in cui Gaetano descriveva una fine sorprendentemente simile a quella che poi è stata la sua, citando persino alcuni degli ospedali che lo rifiutarono. Infine, a me risultava che quando Gaetano è morto mancasse poco al suo matrimonio con la fidanzata storica… che invece nella fiction ha respinto il suo ritorno di fiamma perché incinta di un altro uomo.



6. mario ha scritto:

15 novembre 2007 alle 17:36

Ragazzi ma perché fate tanti errori di grammatica? “”Un idea”" senza apostrofo, “”che la vista”", invece di che l’‘ha vista. Ma vogliamo scrivere almeno un po’‘ correttamente? Nessuno vi obbliga a fare dei commenti per forza… Che orrore! Comunque ritornando in tema, la fiction è un’‘occasione in più per riscoprire un autore. Vorrà dire che leggeremo libri veritieri su di lui o ascolteremo le sue canzoni e gli sceneggiatori della serie tv si attaccano al tram.



7. Mike882 ha scritto:

15 novembre 2007 alle 18:01

Sinceramente il paragone con il grande De Andrè è un po’‘ azzardato, tuttavia i gusti sono gusti, e non mi meraviglia affatto che i teen ager l’‘abbiano apprezzato, anzi è la conferma della bassa qualità della sua musica (sui versi aprirei una polemica infinita), basti vsentire cosa ascoltano i ragazzi e quali sono le hit del momento. Ma non voglio andare OT parlando di musica. Fiction come queste devono far riflettere su come ormai le disgrazie producano più ascolti che mai (e i fatti recenti di cronaca mi danno ragione) e su come televisione e gusti del pubblico italiano siano in una fase di declino irreversibile. Come ho anticipato, i gusti sono gusti, e io confido sempre in un bel film in prima serata.



8. Avanguard ha scritto:

15 novembre 2007 alle 18:50

gwendalyne infatti. La morte di Gaetano nella fiction è stata messa in scena in modo davvero ridicolo. Al punto che è quasi stata suggerita l’‘ipotesi del suicidio, anche se, chiaramente questo va ad interpretazione. Soprattutto ho trovato triste che abbiano scelto di omettere la questione legata all’‘omissione di soccorso, un tema che poteva essere interessante approfondire. E non parliamo poi dei passi citati da te, che hanno stravolto completamente la realtà dei fatti. Mike882 potremmo discutere ore della qualità dei pezzi di Gaetano ma non ne usciremmo vivi perchè io la penso in maniera completamente diversa sia per quanto riguarda le melodie che i testi :-) Per giovanissimi di certo non mi riferivo a gruppi di truzzetti qualsiasi ma a ragazzi che ben prima della fiction si sono interessati alla sua discografia, cercando di capirne qualcosa in più comunque anche questo attiene al gusto personale e ad opinioni diametralmente opposte. Detto questo, concordo sempre meglio un bel film in prima serata che



9. mario ha scritto:

15 novembre 2007 alle 19:14

Non mi pare che il livello della musica di Gaetano sia paragonabile a quello dei giovani d’‘oggi…



10. guanita ha scritto:

16 novembre 2007 alle 11:05

Dammi intanoto un “”bentornata”"!!!!!| Andiamo a Gaetano…. oltre al fatto che è diventato un mito poichè è morto presto, dovremo piantarla di fare fiction se non risopecchiaNO LA REALTà …..



11. johnny ha scritto:

16 novembre 2007 alle 11:12

Mike882, “”musica pessima e inascoltabile?”" bassa qualità dei suoi testi? Sarei curioso di sapere quali sono i tuoi metri di paragone. Rino Gaetano è un cantautore popolare (nel senso “”del popolo”", e non solo per il popolo) ed in questo senso i suoi testi migliori sono uno specchio fedele dei vizi e virtù dell’‘Italia degli anni ‘‘70 che, purtoppo (per quanto riguarda i vizi), ancora oggi sono di straordinaria attualità . Per il resto penso che la fiction potrà anche aver meritoriamente avvicinato molte persone alla sua musica, ma ha colpevolmente distorto la sua vera anima.



12. PHILOSOPHO ha scritto:

16 novembre 2007 alle 19:26

una fiction pessima sotto tutti i punti di vista. Gaetano è stato un grandissimo poeta e un cantore sopraffino ed eccezionale. In questa fiction emerge un alcolizzato tabagista sempre incazzato col mondo… E poi i due incidenti?? E i salti? E gli anacronismi evidentissimi….da buttare.



13. GRA dalla calabri ha scritto:

18 novembre 2007 alle 16:29

chi ha scritto “”musica pessima e inascoltabile”" è chiaramente un illetterato.



14. Marco ha scritto:

18 novembre 2007 alle 21:14



15. Graziano ha scritto:

19 novembre 2007 alle 15:29

Un grande in tutti i sensi, credo il miglior cantautore italiano degli ultimi 30 anni.



16. Loris ha scritto:

19 novembre 2007 alle 18:38

non mescoliamo il sacro con il profano! la musica di Rino oltre ad essere orecchiabile porta anche a fare tante riflessioni, se la si ascolta analizzando le frasi delle sue canzoni, perchè lui in fondo era un cantautore con le palle, ma purtroppo era anche difficile capirlo, ed è per questo motivo che bisogna riascoltare più volte le sue canzoni. La fiction, boh! mi sembra che lo hanno screditato, non era un alcolizzato, donnaiolo non più di qualsiasi altro artista, amava le donne perchè non era un tipo d’‘avventure, ci meteva l’‘anima ed il cuore anche in un rapporto (occasionale).



17. Giada m. ha scritto:

28 luglio 2008 alle 16:58

allora leggendo il messaggio di Mike 882 nn ho potuto fare a meno di commentare… la musica di Rino oltre ad essere orecchiabilissima è anche molto attuale… e te lo dice una ragazza che ascolta house a palla e che ascolta pochissima musica italiana e sai perchè? perchè nn mi riesco mai ad identificare xk spesso la musica nn ha senso si mettono 4 parole x diventare famosi e fare successo, e Rino invece riusciva davvero a esprimere i suoi concetti in maniera chiara a tutti pure ad una 15enne che sta iniziando a scoprire qst mondo di “”cacca”" basato solo sull’‘economia e nn sul vero senso della vita!… grande Rino (nn ho visto il film xk mi sembra davvero inutile, se si conosce tutta la sua discografia nn si ha bisogno di una ricostruzione di lui, la si fa da soli!)



18. dave ha scritto:

24 novembre 2008 alle 21:04

Sei un grande!hai detto tutto quello che penso anche io sul piùgrande di tutti. Allontanato da 5 ospedali di seguito,omissione di soccorso..perchè non ne parla mai nessuno? neanche i vari programmini che raccontano di lui.Lo si può leggere al massimo sulle biografie.Mi chiedo,visto che nell’‘81 avevo solo quattro anni,come è stata portata la notizia della tragica morte del mio compaesano,nei notiziari rai? hanno mai parlato di questi ripetuti allontanamenti dai vari ospedali di Roma?Policlinico. Gemelli…o è stato insabbiato tutto come è di usanza nel nostro Paese,nell’‘ Italietta, come l’‘ avrebbe ironicamente apostrofata il grande Rino. Sono arrivato da tempo alla conclusione che la sua non sia stata una morte accidentale,ma qualcosa di più.Parliamo,del resto,di un personaggio piuttosto scomodo per quegli anni,uno che non sapeva tacere,ironico,a volte strafottente,la sua aria scanzonata,e le sue canzoni davano sicuramente fastidio a molti. Uno come lui meriterebbe le scuse di tanti stronzi che ancora g



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