15
dicembre

RAI : CANONE DI ABBONAMENTO? NO. TASSA SUL POSSESSO!

Rai logo @ DavideMaggio.it

Questa sera mi chiedevo per quale motivo se una persona decidesse di non voler guardare più la RAI debba pagare PER FORZA il canone di abbonamento.

La considerazione è venuta da sè dopo aver dato un’occhiata all’ultima puntata di Anno Zero.

Perchè? Beh, prescindendo dalla vergognosa e consolidata situazione in cui versa il programma, già nota ai più tra l’altro, il Santoro disepurato non perde occasione, di puntata in puntata, per tornare agli albori.

Se all’inizio, con mio grande stupore, sembrava che la lezione gli fosse servita e Anno Zero rappresentava, obiettivamente, un bell’esempio di giornalismo d’inchiesta su tematiche socialmente interessantissime, dopo le prime due puntate, la situzione è iniziata a precipitare.

Nell’ultima puntata il rosso più platinato di RaiDue è arrivato addirittura a correggere i compagni ospiti in studio. Al conduttore non basta essere circondato da tanti suoi “colleghi” ma deve loro mettere in bocca le parole che più lo aggradano. E’ accaduto a Franca Rame che ha avuto la malsana idea di dichiarare di guardare Porta a Porta prima di andare a letto.

Si si, avete capito bene. Il caro Santoro, tutto intento a far campagna di disepurazione per i Suoi colleghi di “sventure”, non riusciva a credere alle proprie orecchie quando la Rame ha dichiarato di guardare Porta a Porta prima di buttarsi tra le braccia di Morfeo.

E così, prima della conclusione dell’intervento della senatrice, si è affrettato a sottolineare che la moglie del premio nobel utilizzava la sera, come SONNIFERO, il salotto di Bruno Vespa.

Bene! A me un programma cosi’ non sta bene.

Un conduttore così non sta bene!

Non voglio che i miei soldi vengano utilizzati per la realizzazione di produzioni del genere.

Produzioni che non rispecchiano le idee di almeno una metà della popolazione italiana.

Produzioni faziose.

Produzioni che fanno campagna elettorale anzitempo, come ha avuto modo di dire qualcuno.

Si tratta di rispetto nei confronti di chi la pensa in maniera diversa.

La TV pubblica DEVE garantire il pluralismo, si DEVE preoccupare di fare informazione, di approfondire.

E DEVE farlo in maniera neutrale. Non deve “tirare” da nessuna parte.

E’ vergognoso che un CdA debba essere “manipolato” e strumentalizzato ad ogni cambio di governo.

Si rischia di non far più servizio pubblico ma di essere al pubblico servizio di qualcuno (magari questo “qualcuno” fossero tutti i 60 milioni di italiani).

Oggi, per poter avere un po’ di semplice, efficace e soprattutto neutrale informazione si è costretti a “migrare” sul satellite.

Fate caso alle produzioni di Sky. Prestate attenzione al telegiornale della piattaforma digitale di Murdoch.

Quello si che è, a mio parere, un programma di informazione puro, testimonianza che, quando si vuole, la neutralità è un obiettivo raggiungibile, raggiungibilissimo!

E soprattutto rispettosissimo delle opinioni di TUTTI coloro che per guardare quel programma sborsano mensilmente un canone di abbonamento.

D’altronde chi pagherebbe mai un abbonamento per un servizio che non si gradisce?

La cosa che più mi irrita a dire il vero è che, saranno mie impressioni distorte ma, il governo italiano privilegi in maniera scandalosa SKY.

Precisiamo, per ciò che ho scritto poche righe fa, sono assolutamente SKYfilo ma per quale motivo il Presidente del Consiglio Italiano deve andare ad accomodarsi sulle poltrone dell’emittente satellitare riservando le “Sue perle di saggezza” ad un pubblico che, comunque, è ristretto e soprattutto quando in Italia c’è una TV di stato che dovrebbe avere, tra l’altro, proprio il compito di fare informazione sulle vicende della politica del Bel Paese?

D’altronde questa affezione nei confronti di SKY non viene nascosta nemmeno dalla Radio Televisione Italiana che, guarda caso proprio nell’ultima puntata di Anno Zero, è arrivata a pubblicizzare un evento di SKY (la messa in onda di Viva Zapatero di Sabina Guzzanti) mettendo addirittura un apposito annuncio in sovraimpressione!

E allora iniziamo a mettere i puntini sulle “i”.

Alla situazione attuale dei fatti, quello che viene definito ”canone di abbonamento” in realtà NON è un canone di abbonamento bensì una TASSA!

La legge (un Regio Decreto Legge del 1938) parla chiaro così come il sito della RAI, che recita :

“Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge R.D.L.21/02/1938 n.246 pagare il canone di abbonamento TV. Trattandosi di un’imposta sul possesso o sulla detenzione dell’apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive.”

Non è finita qui. Ad eliminare ogni dubbio ci pensa la disciplina relativa alla disdetta :

“ La disdetta dell’abbonamento, si realizza esclusivamente al verificarsi dei seguenti eventi:

  • L’abbonato cede tutti gli apparecchi in suo possesso dando esatta comunicazione delle generalita’ e indirizzo del nuovo possessore.
  • L’abbonato comunica di non essere piu’ in possesso di alcun apparecchio fornendone adeguata comunicazione (ad es. per furto o incendio).”Ora viene il bello. Se l’abbonato dà disdetta dell’abbonamento pur avendo in possesso un televisore non potrà utilizzarlo.

    Insomma se non paghi il “canone” RAI non solo non ti è consentito di guardare la TV di Stato ma non puoi guardarTi nemmeno le repliche di Colpo Grosso a notte fonda.

    Il Tuo televisore sarà, infatti, SUGGELLATO e il suggellamento devi pure pagartelo Tu.

    Leggete :

    “Nel caso che gli abbonati intendano rinunciare all’abbonamento senza cedere ad altri i loro apparecchi, devono presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi. (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246) … [omissis] … Contemporaneamente all’invio della disdetta gli abbonati devono versare all’Agenzia delle Entrate – S.A.T. Sportello Abbonamenti TV – Ufficio Torino 1 – c.p. 22 – 10121 Torino Vaglia e Risparmi, indicando nella causale il numero dell’abbonamento, l’importo di € 5,16 per ogni apparecchio da suggellare. (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)
    Il suggellamento consiste nel rendere inutilizzabili, generalmente mediante chiusura in appositi involucri, tutti gli apparecchi posseduti dal titolare dell’abbonamento e dagli appartenenti al suo nucleo familiare presso qualsiasi luogo di loro residenza o dimora. (art. 10 e 12 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)”

    Se tutto questo poteva essere concepibile nel lontano 1938 (parliamo addirittura di un decreto REGIO) adesso è a dir poco inaccettabile.

    Non è accettabile che un cittadino debba essere messo nella condizione di pagare in modo sostanzialmente coercitivo una tassa per una tv che non è in grado di garantirgli ciò per cui paga : il servizio pubblico.

    E’ accettabile che un telespettatore pagante, per potersi gustare sport minori, cinema d’autore o il suo telefilm preferito debba ripiegare sul satellite?

    In realtà ognuno di noi dovrebbe avere la libertà di decidere se avvalersi o meno di di questo servizio ma a meno che questo blog non si faccia portavoce di una petizione e la petizione sia destinataria di un miracolo, il risultato è difficilmente raggiungibile. Sappiamo tutti come funziona l’Italia.

    Ci si riempie tanto la bocca di democrazia ma il vero potere sta da tutt’altra parte!

    A questo punto sarebbe quanto meno giusto e auspicabile chiamare quello che e’ “volgarmente” detto “Canone di Abbonamento” col termine corretto : IMPOSTA!

    Non per altro ma per una questione di chiarezza e di onestà intellettuale. Dal momento che il cittadino è obbligato al pagamento di questa tassa, che gli si faccia comprendere cosa stia a significare il pagamento di quella somma di denaro che ogni anno deve essere sborsata.

    Che ne direste di TASSA SULLA TELEVISIONE o, meglio ancora, IMPOSTA SUL TELEVISORE?

    Se questa modifica non fosse fatta dovrebbe esser garantita a tutti la libertà di non ABBONARSI a qualcosa che non si gradisce. E conseguentemente non si pretenda di suggellare il televisore del non abbonato ma si provveda ad oscurare le 3 reti che non interessano.

    E’ chiedere troppo?

    CURIOSITA’

    La TASSA SULLA TELEVISIONE nel 1938 (anno in cui fu emanato il decreto regio che disciplina ancora oggi il pagamento dell’imposta) ammontava a 81 LIRE.

    Oggi, dopo l’aumento stabilito dall’attuale governo, si è passati da 99,60 a 104 Euro!

    [Segnalato su Libero.it]

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    24 Commenti dei lettori »

    1. Anonima Innamorata ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 01:41

    Sono proprio d’‘accordo con te, sono stufa di pagare il canone e di vedere una tivù di bassissima lega. Sei un figo e io ti amo, ora l’‘ho detto. 



    2. France ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 10:09

    Lo so che questo commento passerà inosservato visto il precedente….Per tornare sul canone Rai quando è morto mio nonnno abbiamo dovuto comunicare dove andava a finire l’‘apparecchio televisivo, altrimenti dovevamo metterlo fuori della porta dell’‘abitazione di mio nonno in un sacco di juta, è scandaloso! Inoltre mentre la mia vicina di casa stava ristrutturando l’‘appartamento prima di venirci ad abitare sono venuti più volte persone che volevano sapere se in quell’‘appartamento c’‘era una tv…ri-scandaloso!! Che belle le storie romantiche…l’‘Anonima Innamorata mi ha messo di buon umore! Forza siamo tutti con te!



    3. andrea ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 12:15

    hai ragione, sono trasmissioni fazione, senza rispetto per nessuno, chi assumerebbe un idiota come santoro o quel porta borse di travaglio o come si chiama. gente che non ha voglia di produrre ma solo sfasciare e commentare.Gente che dice "abbiamo vinto" ed "hanno perso" oppure dice le quello che è mio è mio e il tuo è nostro"Il canone è una rapina legalizzata!!!!Pagare gente cretina in questa maniera!!!! Preferisco essere obbligato a darli in beneficenza.



    4. benzel ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 13:05

    104/12=8,66 euro per 3 canali contro 22 euro di sky per centinaia di canali e 0 euro di mediaset sempre per 3 reti.L’‘ennesimo caso di INEFFICENZA di un servizio pubblico.SONO SOLDI BUTTATI! - PROTESTATE E RISPARMIATE NON PAGANDO IL CANONE RAI-ma poi ‘‘sto governo non s’‘è reso conto che aumentando le tasse incentiva pesantemente l’‘evasione?! professore, Oh professore…che delusione



    5. Liborio ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 14:18

    Il canone Rai è un furto per i contribuenti: la qualità della televisione di stato è scadente ed invasa di pubblicità, dovrebbero abolirne il pagamento.



    6. Poppi ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 14:31

    ci sono MILIONI di italiani che non pagano il canone, almeno sette ho letto, infatti stanno pensando di abbinare il canone alla bolletta elettrica, così non si sfugge! Grazie Prodi



    7. Avanguard ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 15:00

    Sottoscrivo in pieno. La Rai è decisamente al di sotto delle aspettative di un qualunque telespettatore che si vede ogni anno obbligato a pagare questa tassa assurda. Se proprio vogliono obbligarci a pagarlo, che almeno si dimostrassero all’‘altezza.



    8. Alfonso ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 15:24

    l’‘informazione se è neutrale non punge e se non punge non fa informazione.



    9. Davide Maggio ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 15:25

    @ Alfonso : l’‘atteggiamento della TV di Stato deve essere neutrale ma allo stesso tempo garantire il pluralismo. Mi spiego… In un programma in cui, per esempio, si parla di politica ritengo opportuno un atteggiamento di neutralità nei confronti dell’‘argomento da parte di chi il programa lo propone, lo conduce e lo produce. Manifestazione della neutralità è, tra l’‘altro, chiamare a confrontarsi sul tema esponenti di schieramenti contrapposti che ben potranno manifestare le proprie idee (non neutralmente, questo è ovvio) ma SENZA che chi "ha in mano il programma" possa appoggiare l’‘una o l’‘altra parte. Lasciando al telespettatore la possibilità di formarsi liberamente una propria idea. Spero di aver chiarito il misunderstanding. @ tutti : ma una petizione la firmereste? Sareste favorevoli?



    10. Alessio ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 16:01

    sarò breve è coinciso:d’‘accordissimo su tutto. quello da te scritto ricalca in pieno il mio pensiero.Purtoppo però credo che non faranno mai in modo che se uno non paga il canone non vede solo la rai, altrimenti credo che gli abbonati rai saranno pochi, molto pochi.visto che siamo in argomnto, fra poco cominceranno a tartassarci con la pubblicità sul canone che stà per scadere… chissà che si sono invemtati quest’‘anno .



    11. carlo ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 16:05

    curiosita;chi paga alice home tv tra i programmi televisivi purtroppo ha a disposizione anche la rai, quindi indirettamente paga gia un canone per la visione dei programmi.a questo punto paga due volte per vedere ste stupidate?



    12. Davide Maggio ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 16:17

    @ Alessio : quest’‘anno la pubblicità per il pagamento del canone e’‘ affidata a Luciana Littizzetto e Flavio Insinna



    13. Mary ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 19:28

    La butto là: ma se pagassero tutti forse costerebbe meno, no, eh? Comunque le cose meno guardabili sono i tg, nessuno fa più cronaca vera, fanno solo iprestamicrofono a quello e quell’‘altro.



    14. missmidnight ha scritto:

    18 dicembre 2006 alle 22:50

    La televisione pubblica fa schifo. Come quella privata del resto. Miss.



    15. dandapit ha scritto:

    19 dicembre 2006 alle 09:58

    Ciò che scrivi è interessantissimo…Ma, al di là di lamentarci tutti, e tutti scandalizzarci, sarebbe veramente bello poter far qualcosa per non essere COSTRETTI a pagare una TASSA a cui hanno dato l’‘eufemistica denominazione di ABBONAMENTO, cosa che, come sottolinei luminosamente tu, se fosse tale, sarebbe LIBERO!Ci sono cose che vanno avanti in modo meccanico, i problemi nella vita di ciascuno sono tanti, alla fine si paga il canone Rai evvia, senza pensarci troppo per non avvelenarsi o perdere tempo in proteste che consideriamo tutti già perse in partenza…Ma non è assurdo questo meccanismo???E poi c’‘è una cosa che non capisco: Com’‘è che un Regio decreto del 1938 regola questa materia: in quale modo ci è legata, se l’‘avvento della tv è stato posteriore a quella data? C’‘è stata anche la Seconda guerra mondiale in mezzo…Come è possibile???Senza parlare poi del fatto che bisogna riconsegnare l’‘apparecchio! Renderlo non funzi



    16. Davide Maggio ha scritto:

    22 dicembre 2006 alle 13:05

    @ Paolo : io potrei provvedere senza nessun problema. Ho bisogno di un riscontro da parte Vostra pero’‘!



    17. Paolo ha scritto:

    27 dicembre 2006 alle 13:13

    facciamo avanti tutti allora!!! non facciamo che prima ci si lamenta e poi non si muove un dito. basta una firmetta…



    18. Hermes ha scritto:

    28 dicembre 2006 alle 11:54

    Io sono pronto alla firma per l’‘abolizione del canone/abbonamento (la Rai lo chiama abbonamento, il governo canone).Credo che come me firmeranno in tantissimi..



    19. fagiano ha scritto:

    16 gennaio 2007 alle 01:15

    Ce ne sarebbero di referendum da fare…



    20. pippo ha scritto:

    22 marzo 2007 alle 15:31

    E’‘ inutile che si parli di questo canone, tanto non verrà mai tolto. Vi ricordate le grandi campagne di forza italia sul fatto che il canone sia ingiusto ecc. ecc. Be in 5 anni di governo non lo hanno mai tolto, sapete perchè?Molto semplice: le entrate delle televisioni sono date dalla pubblicità per le tv private e dal canone e + pubblicità per la Rai. Ora siccome si deve bilanciare le entrate tra i due poli televisivi (ci sono delle percentuali definite per legge), se si toglie il  canone Rai, quest’‘ultima per far fronte alla mancanza di entrate deve aumentare la pubblicità, il cui tetto  è  fisso,  quindi implica che parte del mercato pubblicitario  di mediaset dovrebbe passare alla RAI. Ciò non accadra mai !!!! Spero di essere stato chiaro.Salute a tutti.



    21. giovanni ha scritto:

    17 maggio 2007 alle 08:24

    Condivido in pieno sul cosiddetto canone. Ma perchè non si lascia sull’‘analogico la sola informazione (gratuita!, perchè in un paese civile, l’‘informazione deve essere un diritto, oltre che un dovere, per tutti) e si mettono i programmi di intrattenimento o altre cazzate varie sul digitale e a pagamento? In questo modo, chi vuol vedere San Remo, il film, la partita, paga. Ma ora vengo al mio caso: a Dicembre ho comunicato la disdetta del canone RAI, dichiarando di avere conferito gli apparecchi in mio possesso ad altra persona, dandone nome e indirizzo e dichiarando che tale altra persona risultava già titolare di abbonamento alla RAI-TV. A Aprile, la RAI mi ha scritto (per posta ordinaria e non raccomandata!) dicendo che la mia comunicazione non è valida e chiedendomi di compilare una DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’‘ATTO DI NOTORIETA’‘ dichiarando (..resi edotti delle sanzioni penali previste dall’‘art.76…) tipo di apparecchi ceduti, nome, CF, canone RAI, copia dei documenti di identità etc. e di pagare



    [...] pubblicitari, o alla somiglianza, vera o presunta, fra tv di stato e tv commerciale. Se non pagate il canone venite meno ad un dovere tributario che è nell’interesse collettivo della [...]



    23. roberto ha scritto:

    20 settembre 2009 alle 17:40

    ANNOZERO NON TI PIACE… CHE TU SIA CONDANNATO A VITA A VEDERTI I PROGRAMMI DI MARIA DE FILIPPI, LE ISOLE DI VENTURA E LE CAGATE DI VESPA!



    24. joemcfly ha scritto:

    5 febbraio 2012 alle 22:57

    volendo essere buoni,finchè era canone rai,ci poteva anche stare…infatti i film non erano interrotti dai fastidiosi spot(per alcuni…) a diferenza delle reti mediaset(tempestate di pubblicità).
    quando hanno capito che chi non pagava lo faceva con la giustificazione:IO NON GUARDO LA RAI o DA ME LA RAI NON PRENDE…
    i signori statali balordi hanno trasformato il canone in tassa di possesso…
    per non essere soddisfatti hanno pure iniziato a fare programmi del cazzzzzzoooooo(isola e cagate varie…)e,come mediaset,hanno inserito spot a valanga…
    così noi poveracci…cornuti e mazziati…



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