Scambio di tweet al vetriolo tra Valerio Scanu e Rudy Zerbi. Il polverone sollevatosi in settimana attorno al “caso/caos Morgan” ha calamitato, fra gli altri, anche l’interesse del cantante sardo. Nell’intento di stigmatizzare l’atteggiamento di coloro che si sono prontamente schierati dalla parte di Amici, l’ex allievo della scuola di Canale 5 si è lasciato andare ad un tweet piuttosto polemico. Velenosa, neanche a dirlo, è stata la replica dell’attuale prof della squadra blu.
Il fuoco della polemica è stato acceso l’altro ieri, quando un Valerio Scanu particolarmente sarcastico ha sottolineato via social quanto fosse, a suo dire, eccessiva e ridondante la difesa messa in atto nei riguardi del talent show di Mediaset (ex allievi come Alessandra Amoroso, maestri e non solo hanno sentito il bisogno negli ultimi giorno di elogiare il mondo di Amici).
“Ma tutte queste leccate di culo, secondo voi, vi riserveranno un posto in paradiso??? #jesuisMaria”, ha tuonato senza mezzi termini, sul suo profilo twitter.
Fra le risposte al post incriminato, da sottolineare quella di Rudy Zerbi. Il prof della squadra blu non è riuscito a mordersi la lingua e, sentitosi probabilmente chiamato in causa, ha voluto render pan per focaccia all’attuale rappresentante della linea social di Ballando con le Stelle. Queste le sue parole, fin troppo eloquenti:
“Questo rosicare da cantante fallito ha proprio rotto i coglioni. Fatti una vita!!“.
Amici 2017, la difesa di Rudy Zerbi
Il duro intervento del coach dei blu è l’ulteriore dimostrazione di come il rapporto fra Scanu e il talent che nel 2008 lo ha fatto conoscere al grande pubblico non sia propriamente paradisiaco. Da notare, peraltro, che proprio lo stesso giorno in cui il cantante sardo ha pubblicato il “tweet della discordia”, Zerbi ha sentito la necessità di pubblicare, sulla sua pagina facebook, un commento a difesa del programma tanto bersagliato da Morgan. Nel suo lungo intervento, il coach ha in particolare cercato di demolire l’idea di “schiavitù” sbandierata a più riprese dal cantante lombardo:
Il mio incontro con Amici risale al 2008. Da quel momento ho vissuto giorno e notte dentro alla scuola ed ho visto tanti talenti ma soprattutto tanti giovani. Ragazzi con un sogno, con tanta voglia di farcela, di applicarsi, di credere in un sogno. Ho riso, pianto, gioito, discusso con tanti di quei giovani e la cosa più bella è che con tanti di loro sono sempre in contatto, in rapporti meravigliosi. Non importa se fossero nella mia squadra, se li avessi criticati o sostenuti: quello che ha sempre fatto la differenza è il rispetto, la consapevolezza che si possono avere gusti diversi ma comune è l’intento. Sono padre di quattro ragazzi e non posso tollerare quando qualcuno parla di manipolazione, di schiavitù, di malafede. Se i ragazzi di Amici fossero trattati come schiavi o manipolati, non tornerebbero regolarmente a trovarci, anche dopo tanto successo, dischi venduti e quindi senza il bisogno tornare in un posto che li avrebbe fatti soffrire. Scusatemi, sono stato zitto fino ad ora ma non ce la faccio più a digerire certe infamie. Torno a scuola, alla musica e da oggi non mi curerò più di queste esternazioni da ” bimbiminkia ” ( cit. )
1. MARIO ha scritto:
15 aprile 2017 alle 18:51